Dal primo pozzo a Fredonia agli interessi geopolitici. Scenari sul Natural Gas

 | 16.02.2021 10:02

Se già a partire dal VII secolo avanti Cristo Plutarco racconta della fuoriuscita di fiamme, fumi e strani movimenti misteriosi provenienti dall’interno di una fessura di un terreno, situato nella città di Delfi, in un’area dedicata al tempio di Apollo, è facilmente comprensibile la grande attenzione che storicamente l’uomo ha focalizzato sul gas naturale. Innumerevoli le storie, racconti, narrazioni, aneddoti da  descrivere sulla materia prima protagonista non solo di questo approfondimento ma dell’ultimo anno. La sua performance è stata davvero di tutto rispetto. Volendo stilare una classifica tra Commodities puntualmente analizzate negli ultimi mesi, certamente il natural gas occupa i primi posti, con una trend interessantissimo e pari al 60% da un anno a questa parte. Senza dubbio bisogna attribuire a William Hart l’utilizzo che noi oggigiorno conosciamo, grazie alla sua brillante intuizione. Vero padre fondatore del gas naturale, colui il quale scava il primo pozzo. 

Da Fredonia, nello stato di New York, dove storicamente è nata anche la prima azienda di gas naturale, ai giorni nostri, la vicende che hanno accompagnato l'interesse per la materia prima sono davvero infinite. Proprio in queste ultime settimane gli Stati Uniti hanno minacciato nuove sanzioni nei confronti di quelle società europee che collaborano al progetto russo Nord Stream 2 in relazione al raddoppio del gasdotto che arriva in Germania.

Oltre ad avere una storia importante e, per certi aspetti, affascinante ha nel tempo sviluppato ed amplificato il suo utilizzo in determinati settori dell’economia reale. Dall'illuminazione per le vie delle città, a partire dalla prima metà dell'800 all’alimentazione per i condizionatori di aria in epoca contemporanea, dagli usi industriali al riscaldamento, senza dimenticare che è proprio questa materia prima ad alimentare i generatori utili a far muovere le potenti turbine che producono energia.

Considerando che i principali Paesi produttori sono gli Stati Uniti, seguiti dalla Russia, le due potenze mondiali non si sono mai sottratte all’interesse ed alle diatribe geopolitiche che si sono acuite dietro tale materia prima, basti pensare a tutto quello che è accaduto e che, come già accennato, continua ad accadere in relazione al progetto Nord Stream 2, il gasdotto che attraverso il Mar Baltico fornisce direttamente il gas prodotto in Russia all’Europa, preoccupando fortemente gli interessi statunitensi che negli ultimi anni sono riusciti ad aumentare senza sosta i quantitativi di gas naturale liquefatto verso il Vecchio Continente. Ed è la stessa differenza nel trasporto che può influire sul costo del natural gas difatti vengono utilizzate le famose pipeline, ossia delle tubature che per chilometri portano a destinazione il prodotto. Per quanto riguarda il gas naturale liquefatto, il contesto è diverso (gas che viene trasformato, attraverso un processo di congelamento a meno 162 gradi, riducendo il volume di ben 600 volte) e viene trasportato usufruendo di specifiche navi container che salpano da un porto all’altro.  

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Dal punto di vista grafico, su un timeframe mensile, il prezzo sembra calamitato in area 3,3 dollari (per un milione British thermal unit) che rappresenta i livelli massimi ddel 2020 dei mesi di ottobre e novembre. Analizzando un grafico giornaliero, il ritracciamento sino ai 2,8-2,75 dollari ed il superamento di tale area può alimentare ulteriori vendite da far nuovamente veleggiare il prezzo all'interno del trading range parimetrato tra il supporto in area 2,3 e la resistenza a 2,8 dollari (chi fosse interessato ad una analisi più approfondita non esiti a contattarmi in privato sulla mia pagina facebook. Considero la condivisione una inenarrabile fonte di crescita)