Andrew Kulimov | 20.01.2022 16:05
Il Capital Markets Day della Thyssenkrupp avvenuto nelle ultime settimane si è rivelato una fonte molto interessante di informazioni per quanto riguarda i prossimi passi della joint venture formata dal gruppo tedesco e dalla società De Nora. L’azienda italiana, leader a livello mondiale nel settore dell’idrogeno verde (ma prima ancora nel comparto della disinfezione), è specializzata nella produzione di elettrodi per usi industriali elettrochimici, tra cui l’elettrolisi dell’idrogeno. Attraverso l’elettrolisi, azionata da energie rinnovabili, è possibile ottenere energia verde con un impatto ambientale pari a zero.
Per gli investitori alla costante ricerca di opportunità remunerative di investimento, parole come “energia verde” o “energia rinnovabile” rappresentano segnali abbastanza chiari: il futuro ormai è “green”, con l’azione coordinata di governi e Stati che, soprattutto dopo la pandemia di Covid-19, hanno inserito la questione dell’ambiente in cima alle loro priorità. Ecco quindi che le stesse aziende del settore, come De Nora, hanno deciso di dare un’accelerata alla loro crescita.h5 Le due IPO sull’agenda di De Nora/h5
Sempre in base a quanto emerso dalle rivelazioni di Thyssenkrupp, la joint venture formata con De Nora, la Uhde Chlorine Engineers, starebbe preparando un’IPO da lanciare a breve (si parla addirittura di marzo 2022), e da posizionare sul mercato Xetra della Borsa di Francoforte. Valore previsto dell’IPO? All’incirca cinque miliardi di euro. Considerando che De Nora possiede il 34% della JV (in cui rimarrà anche a seguito dell’IPO), si tratta di un’iniezione di energia e, soprattutto, di liquidità per la società Made in Italy.
Quella con Thyssenkrupp non è l’unica IPO che De Nora sta valutando. Si parla infatti di due IPO in previsione, che servirebbero a dare la spinta ai due aspetti complementari dell’azienda lombarda. Gli obiettivi dell’Initial Public Offering che avverrà su Piazza Affari sono chiari: guadagnare liquidità, crescere ed espandersi, anche tramite acquisizioni. Secondo le parole dell’amministratore delegato, De Nora ha un potenziale unico che non trova effettivi concorrenti, nemmeno a livello globale. Considerando le previsioni di crescita per il business del green, i risultati sembrano molto promettenti. Parlando in numeri, l’Enterprise Value di De Nora era, a fine 2020, di 2 miliardi di euro: un cifra che piace al mercato.
Fonte: Grace Matthews & Capital IQ
h5 /h5 h5 IPO: come valutarne l’effettiva convenienza/h5 h5 /h5 h5 Le IPO costituiscono sempre una grande svolta per la società che decide di lanciare l’offerta delle proprie azioni, divenendo quindi un’azienda pubblica. Indipendentemente dalla modalità con cui avviene l’IPO (ad esempio OPS o OPV), la società deve rispettare determinati requisiti stabiliti che vengono verificati dalla Borsa Italiana e sui quali la Consob vigila. Al di là però dell’ammissione, all’investitore spetta un compito più arduo: valutare se conviene investire sulla società che emette l’IPO. Se consideriamo che nell’ultimo anno si è verificato un record di offerte iniziali, praticamente raddoppiate rispetto all’anno precedente, le difficoltà aumentano anche per gli investitori più esperti.Fonte: ResearchGate
Il fatto che l’azienda la cui IPO viene approvata debba pubblicare tutta la sua documentazione, inclusi i bilanci e i conti economici, rende la valutazione di una società pubblica più semplice. I numeri infatti parlano chiaro, quanto meno per la base di partenza. Occorre però procedere al passo successivo, ovvero essere in grado di valutare l’andamento della società per il futuro, individuandone un probabile trend.
Emblematico è stato il caso di Snap Inc (NYSE:SNAP)., la società americana conosciuta in tutto il mondo per Snapchat, il social network creato per la condivisione istantanea di foto e video. Nonostante la sua promettente IPO lanciata nel 2017, l’azienda non è riuscita a mantenere lo stesso livello di crescita e, al contrario, ha iniziato un percorso in discesa rapida, fino a essere liquidata nel 2020. Molti sono stati gli investitori che si erano fatti coinvolgere dal trend del momento, che vedeva appunto Snapchat tra i prodotti più promettenti. Ma l’apparenza spesso inganna: per questo, oltre a conoscere i numeri, occorre valutare il contesto in cui si inserisce l’azienda in modo da predisporre un piano B se necessario. La definizione dei propri obiettivi di investimento e la differenziazione del portafoglio sono gli altri due capisaldi degli investimenti, nelle IPO ma non solo./h5
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