Dollaro forte e dati tecnici fanno passare in secondo piano i tagli alla produzione

 | 28.09.2022 16:51

Andamento volatile per il petrolio questo mercoledì, con tori e orsi che si sono confrontati su temi opposti. Il dollaro è salito dello 0,4%, toccando per la settima volta consecutiva ai massimi dal 14 maggio 2002. Dato che il petrolio è prezzato in dollari, un aumento del biglietto verde rende il petrolio più costoso, intaccando la domanda.

Inoltre, secondo l'API, le scorte di greggio sono aumentate di 4 milioni di barili la scorsa settimana, decisamente più dei 333.000 previsti dagli analisti. Di conseguenza, gli operatori hanno riprezzato il contratto in base all'improvviso eccesso di offerta.

In tutto ciò, l'uragano Ian, che è arrivato nel Golfo del Messico e dovrebbe raggiungere la Florida nel corso della giornata, ha frenato l'offerta, rafforzando i prezzi del petrolio.

Come andrà a finire? Vediamo i grafici.