Dollaro giù dopo la FED, oggi altra giornata al cardiopalma con la BoE e la BCE

 | 14.12.2017 09:51

Buongiorno ai Lettori di Investing.com.

Il primo dei numerosi appuntamenti targati “banche centrali” è ormai alle spalle. La FED si è pronunciata, ma prima dell’ultimo meeting annuale (peraltro l’ultimo della Yellen) sono arrivati i dati sull’inflazione. Si sperava in qualche cenno di rialzo dei prezzi al consumo, invece nulla: l’inflazione è scesa all'1,7% e ciò non è certo di buon auspicio per il prossimo anno.

Il FOMC, decisione scontata da tempo, ha confermato il rialzo del tasso di interesse di 25 punti ma come consuetudine non sono mancanti i dissenzienti: Evans e Kashkari.

Ben più atteso l’outlook economico, così come la conferenza stampa della Yellen. Che cosa è emerso?

Sicuramente cauta, sicuramente toni “dovish”. Il miglioramento dei fondamentali economici non è discussione, ma senza aspettative di inflazione in corso di revisione la forza del mercato del lavoro potrebbe non bastare.

V’è necessità che salgano i salari, v’è necessità che la capacità di spesa degli americani salga.

Non è un caso, quindi, se l’obbligazionario a 10 anni è sceso al 2,35%, mentre il 2 anni è sceso di oltre 5 punti base. Gli investitori starebbero considerando una stretta monetaria a ritmi ben più bassi rispetto alle previsioni di qualche mese addietro, ragion per cui non dobbiamo stupirci se anche il Dollaro ha perso terreno.

Stamattina è possibile osservare un consolidamento dei prezzi, specie sul valutario, ma gli altri importantissimi appuntamenti di giornata potrebbero fornirci qualche indicazione in più.

Intanto vi diciamo che Wall Street arretrava dai massimi assoluti (tanto per cambiare) dopo la decisione della Fed e dopo le parole della Yellen. L’indice SP500 ha perso lo 0,1% portandosi a 2663 punti, trascinando con sé i mercati asiatici (Nikkei -0,3%) e mettendo pressione ai listini europei.

Sul Forex, detto del Dollaro, l’australiano si sta avvantaggiando dei dati sull'occupazione migliori del previsto, ma è possibile osservare anche una nuova performance del Pound e un ulteriore deprezzamento del canadese (che risente del recentissimo scivolone del Petrolio).

Come detto anche oggi non ci faremo mancare nulla: avremo le decisioni di politica monetaria della BNS, della BoE e della BCE, ma anche le vendite al dettaglio del Regno Unito e degli Stati Uniti.

La Bank of England, dopo aver aumentato i tassi di 25 punti base a novembre, non dovrebbe ritoccare l’attuale 0,50%. Verranno rilasciati anche i verbali, che dovrebbero mostrarci un 9-0 a favore di tassi invariati.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

La Banca centrale europea dovrebbe mantenere il tasso di riferimento allo 0,00% e quello sui depositi allo 0,40% e non dovrebbero esserci ulteriori modifiche all'acquisto di asset (dopo la riduzione a 30 miliardi di euro annunciata nel precedente meeting). La conferenza stampa di Mario Draghi (ore 14:30) potrebbe però movimentare i mercati, come sempre del resto.

Attenzione poi ai dati PMI flash: il manifatturiero dell'Eurozona (ore 10) dovrebbe scendere leggermente a 59,8 (dal super dato dei 60,1 punti dello scorso mese), idem quello dei servizi atteso in leggera flessione a 56,0 (da 56.2). Le vendite al dettaglio nel Regno Unito saranno alle 10:30 e ci si aspetta una ripresa a + 0,4% anno su anno (dal -0,3% del mese scorso). Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono attese alle 14:30 e dovrebbero mostrarci un aumento dello 0,6% rispetto al mese precedente (+0,1%).

Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.

Esci
Sei sicuro di voler uscire?
No
Annulla
Salvare le modifiche