Dopo l’impennata dei titoli difensivi gli investitori devono affrontare un dilemma

 | 08.10.2019 15:05

Quelli che si sono appena messi alla ricerca di sicurezza tra i crescenti timori di una recessione potrebbero scoprire di avere ormai perso quel treno. Alcuni dei migliori titoli azionari cosiddetti rifugio, particolarmente allettanti nei periodi di turbolenza economica, sono diventati costosi dopo la forte impennata dell’ultimo anno.

Gli investitori in genere trovano rifugio negli investimenti simili a bond quando i rischi per l’economia aumentano. E l’ansia per questa possibilità si è diffusa da quando Stati Uniti e Cina hanno inasprito il loro scontro commerciale, numerosi indicatori economici statunitensi hanno lanciato segnali ribassisti e, più di recente, il Congresso USA ha dato il via alle procedure di impeachment contro il Presidente Donald Trump.

Nel tentativo di prepararsi al peggio (uno scenario in cui un selloff dei titoli azionari alimentato dalla recessione spinga l’indice di riferimento nel territorio degli orsi), gli investitori si sono affrettati a comprare titoli dei servizi pubblici, REIT e titoli di prodotti di consumo.

Sono aree del mercato note per avere una performance migliore nei periodi difficili. Mentre gli investitori affrontano tempi duri, questi titoli continuano infatti a fornire ritorni regolari sotto forma di dividendi e distribuzioni costanti.

Questi titoli ad alto rendimento diventano più allettanti quando la banca centrale taglia i tassi per evitare una recessione, rendendoli più interessanti rispetto al rendimento dei bond governativi, ad esempio.

La corsa al rifugio rende costosi i titoli

Ma questa corsa al rifugio quest’anno ha spinto i multipli delle valutazioni a livelli da record per alcuni titoli. I titoli dei servizi pubblici, ad esempio, hanno chiuso settembre vicino a 22 volte gli utili, un massimo storico. I REIT si trovano ai livelli più costosi di almeno tre anni e le valutazioni dei titoli delle compagnie di beni di consumo sono vicini a livelli che non si vedevano dal febbraio 2018, secondo i dati di Bloomberg.

Alcuni dei nostri titoli rifugio preferiti sono vicini ai massimi storici, lasciando poca scelta agli investitori che vogliono giocare in difesa in questi tempi di incertezza. Prendiamo per esempio il titolo di Procter & Gamble Company (NYSE:PG), la più grande compagnia di beni di consumo al mondo.