Dopo l’inflazione, tocca alla Fed: cosa aspettarsi oggi

 | 14.06.2023 07:51

L’inflazione non ha riservato sorprese, e come già vi anticipavo in alcune analisi precedenti, l’effetto base ancora una volta ha contribuito al calo dell’IPC (+4.9% la rilevazione precedente, +0.1% la variazione mensile, -1% l’effetto base = 4% totale).

I mercati hanno reagito, anche qui in modo abbastanza naturale, con una salita ulteriore, ed abbiamo avuto un S&P 500 che si è lasciato dietro il livello dei 4300 punti. Oggi però è il turno della Fed e di Powell, che fino ad oggi, ormai da marzo 2022, ha sempre alzato i tassi in modo continuo, perciò cosa aspettarsi oggi?

Vediamolo insieme…

L’ultimo aggiornamento ad oggi del Fed Monitor Tool di Investing.com dice che le probabilità di una pausa nei tassi d’interesse è pari al 93%, pertanto sembrerebbe che i mercati prezzino lo Stop ai tassi come eventualità quasi certa, e ci può stare dal momento che l’inflazione sta continuando a calare.

Inoltre, va considerato che a livello di IPC, la componente Shelter, che pesa circa 1/3 del totale, scende da 2 mesi consecutivi, il che fa ben sperare anche per luglio.

A ciò dobbiamo aggiungere che il famoso effetto base del prossimo mese, sarà addirittura pari all’1.3%, di conseguenza, facendo ancora una volta i calcoli, dovremmo avere un IPC pari a: +4% (ultimo dato) +0.2% (ipotesi di variazione mensile a luglio)-1.3% = 2.9%. Quindi a sorpresa ci potemmo trovare un IPC a luglio addirittura sotto il 3%, e sempre più vicino a quel famoso “intorno al target del 2%” tanto amato dalla Fed.

Perciò a questo punto, ancora una volta, vado in controtendenza e vi chiedo: perché molti media o analisti dicono che a giugno si stoppano i tassi ed a luglio si alzano di 0.25%, se l’IPC continuerà a scendere? Mi sembra che abbia davvero poco senso, a quel punto alzi adesso e poi stoppi definitivamente a luglio non credete?

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In tutto questo, sarà molto interessante la risposta questa sera, a prescindere da cosa deciderà la Fed, dei mercati (vi suggerisco sempre di attendere l’intera settimana per un quadro più preciso). In particolare, gli asset da monitorare maggiormente non saranno i mercati azionari, ma:

  • Stati Uniti 2 anni
  • EUR/USD

Questa valutazione intermarket infatti potrà darci una panoramica più chiara della situazione. Nel frattempo i mercati hanno continuato a salire, e se mi consentite, ricordatevi quando in tutte le mie analisi precedenti, ero uno dei pochi ad essere costruttivo. Spesso andare in controtendenza può essere difficile da un punto di vista emotivo, e i cali anche forti li dovremo sempre affrontare, ma come investitori, se vogliamo avere successo nel lungo termine, non abbiamo alternative.

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Alla prossima!

"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore. L’autore non possiede le azioni menzionate nell’analisi"

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