Dove investire oggi: La situazione globale

 | 02.09.2022 14:53


Dove dovrei investire i miei capitali oggi?

Come qualsiasi investitore con un po’ di sale in zucca, non posso darti una risposta secca.

Ci sono troppe variabili da considerare.

Tuttavia, possiamo fare qualche considerazione per capire quali strade scartare a priori e quali invece perseguire.

Prima della pandemia, la crescita economica era già molto lenta.

Le persone dimenticano in fretta, soprattutto dopo eventi così drastici come la pandemia quando ci sono stati tassi di crescita da sogno nel 2021.

Questi tassi di crescita superiori alla media sono stati sfruttati dai politici per creare un’atmosfera positiva.

Si parlava di “Miracolo economico”, addirittura.

Tuttavia, questo fuoco di paglia è svanito molto rapidamente.

Se ci pensi, non ci sono ragioni strutturali per cui lo stato dell’economia globale dovrebbe essere migliore rispetto a prima dello scoppio della pandemia.

Infatti, oltre alle tensioni esistenti a fine 2019 – prima fra tutte la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina – è emersa una serie di ulteriori fattori gravosi:

  • le distorsioni della pandemia, tutt’altro che superate, tra cui i problemi di approvvigionamento e gli squilibri nel mercato del lavoro;
  • la Guerra in Ucraina;
  • livelli di debito sovrano più elevati;
  • la crisi immobiliare in Cina;
  • la pronunciata crisi energetica;
  • probabile carenza di cibo;
  • la destabilizzazione politica.

I tagli dei tassi della Federal Reserve nella seconda metà del 2019 hanno tentato di contrastare questa tendenza al ribasso, ma i risultati non sono stati quelli sperati.

Naturalmente, in situazioni come questa le opportunità agli occhi di investitori esperti sono infinite.

Il nostro Team di Analisti ha condiviso tantissime opportunità ai nostri clienti solo negli ultimi mesi.

L’inflazione sta toccando nuovi massimi, mai visti nelle ultime decadi.

Le banche centrali stanno rispondendo aumentando i tassi di interesse.

Tuttavia, data l’inflazione record, i tassi di interesse reali sono ancora negativi, dando l’idea che l’attuale ciclo globale di rialzo dei tassi sia ben lontano dal termine.

Questo avrà di certo conseguenze catastrofiche.

L’attività economica sta rallentando, e le prospettive sono sempre più cupe.

Molte materie prime stanno perdendo parte del proprio valore, soprattutto il rame che ha perso circa il 35% dal suo massimo di marzo (e la perdita di valore del rame è uno degli indicatori principali di recessione).

In più, la fiducia dei cittadini USA è al livello più basso degli ultimi 70 anni.

Nel frattempo, le proiezioni sui tassi di crescita vengono riviste al ribasso in tutto il mondo.

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Per un investitore, questo si presenta come uno dei contesti più ostico di sempre.

A riprova di ciò ci sono le pesanti perdite incassate da chiunque credeva che bastasse comprare un indice azionario come l’S&P500, o peggio, che esistessero titoli in grado di generare milioni di euro da piccole cifre.