Ecco perché l’impennata del 70% di Apple resisterà anche nell’anno nuovo

 | 10.12.2019 14:42

Con il 2019 che sta per chiudersi, è un buon momento per guardare indietro e capire quali delle previsioni dell’anno si sono dimostrate esatte (e redditizie) e quali invece si sono rivelate errate.

Nel gruppo di titoli tech ad alta crescita noto come FAANG, Apple (NASDAQ:AAPL) è un titolo che ha sorpreso molti analisti con il suo forte slancio, in quanto ha sfidato tutti gli scenari più cupi. Vale la pena osservarlo da vicino per cercare di capire se questo trend continuerà anche nel 2020.

Per Apple (NASDAQ:AAPL), il 2019 è stato un anno estremamente preoccupante, in quanto ha visto un calo della domanda per i suoi iPhone, il prodotto di punta, mentre il macroambiente è diventato ostile, con USA e Cina invischiati in un lungo scontro commerciale. Con il 20% delle vendite della compagnia che arrivano dalla Cina, dove ha inoltre sviluppato un’enorme rete di fornitori, Apple ha dovuto affrontare una minaccia diretta alla sua attività dalla prospettiva di aumenti dei dazi e di azioni di ritorsione reciproche.

Apple (NASDAQ:AAPL), che è ancora la compagnia tech più grande e più redditizia al mondo, ha cominciato l’anno con il prezzo del titolo crollato di oltre il 30% dal massimo storico segnato nell’agosto 2018. Nel corso dell’anno, tuttavia, è diventato chiaro che il colosso del tech aveva sufficienti frecce al proprio arco per gestire la difficile situazione creata dallo scontro commerciale.