Ecco perchè questa settimana potrebbe essere decisiva per i mercati.

 | 10.07.2023 12:33


Un saluto a tutti e ben tornati in questa rubrica dedicata alle mie analisi di mercato. Per aprire questa settimana intendo proporre un’analisi di mercato più generale, considerando indici azionari e i principali eventi macroeconomici che molto probabilmente influenzeranno le sorti delle quotazioni nelle sedute a venire. Prima di entrare nel vivo dell’analisi come al solito vi ricordo che qualora aveste delle domande o semplicemente un’opinione da esprimere potete usare la sezione sottostante dei commenti, in cui possiamo interagire più attivamente. Potete anche sfruttare quello spazio per richiedere un’analisi su un titolo di vostro interesse qualora vi apprezziate il mio approccio all’analisi dei titoli (per non perdervi le mie analisi cliccando il pulsante “segui” riceverete una notifica nel momento di pubblicazione di un mio nuovo articolo).

Come presentato nell’introduzione in questo articolo andrò a passare in rassegna due macro-argomenti, ovvero gli indici azionari e gli eventi macroeconomici della settimana.
Partiamo dando uno sguardo ai principali listini azionari, e potremo notare come la settimana conclusasi (la prima di luglio) non è stata caratterizzata da rialzi, ma al contrario da una debolezza generale che si è fatta sentire a livello mondiale, dall’oriente all’occidente. In Europa in una sola seduta di contrattazioni FTSE MIB E DAX sono arrivati a perdere oltre due punti percentuali sulla scia dei dati americani sull’occupazione. Ma guardiamo in modo più generale come si è chiusa la settimana per i principali indici:
·        FTSE MIB -1.6%
·        DAX -3.37%
·        DOW JONES INDUSTRIAL AVARAGE -1.83%
·        NASDAQ -1.00%
·        S&P 500 – 0.94%
·        HANG SENG -2.91%
·        NIKKEI 225 -2.41%
  Un primo dettaglio alquanto banale che però accomuna tutti gli indici è quello del segno meno; in secondo luogo si può notare come l’indice peggiore sia quello tedesco, la prima economia europea ma anche il primo paese europeo in recessione (per quanto ancora si parli di recessione tecnica). Questi cali, va precisato, non risultano comunque ancora dei segnali preoccupanti in quanto gli indici, restano molto vicini ai massimi segnati nelle scorse settimane e in molti casi si tratta di massimi su 52 settimane identificando un mercato che orso non è. Prima di passare alla sezione degli eventi che possono di fatto interrompere le salite vorrei prima passare in rassegna quelle che sono le statistiche stagionali per gli indici in questo mese: