Elezioni e rischi mondo cripto

 | 08.11.2022 09:19


Nonostante i decisi timori americani (e di riflesso globali) che emergono in questa settimana, contraddistinta dalle elezioni odierne di metà mandato e dalla lettura di giovedì sull’inflazione, i mercati chiudono la prima seduta della settimana con un deciso ritorno al rischio. Acquisti in assenza di un vero e proprio catalizzatore e proprio in un momento dove la prudenza sarebbe potuta emergere protagonista. La stagionalità rimane un volano, con i mercati che hanno storicamente registrato forti rendimenti a novembre e dicembre, soprattutto negli anni delle elezioni di metà mandato. Le prospettive dei tassi d'interesse e della politica della Fed restano il driver principale per i mercati, ma le elezioni americane potrebbero rappresentare un catalizzatore positivo qualora la storia si dovesse ripetere, aspetto che sembra aver generato buon umore tra gli investitori. In tema proprio di elezioni statunitensi i repubblicani sarebbero favoriti per ottenere il controllo della Camera nelle elezioni di midterm di oggi, con la vittoria al Senato più incerta. Una divisione delle camere rappresenterebbe uno stallo politico, alla quale i mercati guarderebbero comunque positivamente, con il Congresso repubblicano non in grado di far approvare cambiamenti drastici alle politiche fiscali statunitensi.

Decisi acquisti ieri si sono registrati sui titoli growth, con tecnologia e servizi di comunicazione in guidare i rialzi, nonostante abbia proseguito il rincaro del rendimento dei Treasury. A favore del settore ha contribuito il rialzo di Meta, il quale ha guadagnato oltre il +6% dopo la notizia che la società inizierà a licenziare migliaia di lavoratori questa settimana, riducendo così le spese e aumentando i profitti. Di supporto, inoltre, il deprezzamento del dollaro, con il cambio EurUsd ritornato ieri sopra la partita’.  Con quasi il 60% del fatturato del settore Tech generato all’estero l’evoluzione del dollaro rappresenta una variabile fondamentale.

In Europa seduta positiva, grazie ai rialzi sul settore tecnologico e soprattutto del turismo, il quale ha beneficiato delle buone trimestrali di Ryanair (LON:RYA), la quale ha registrato il suo più grande profitto al netto delle imposte di sempre per la prima metà dell'esercizio finanziario e ha dichiarato di aspettarsi di tornare ai livelli di profitto annuali pre-Covid quest'anno. In Italia, in luce soprattutto Telecom (BIT:TLIT), ieri in rialzo di oltre il 10% e in rialzo di quasi il 50% dai minimi del 13 ottobre, sulla scia delle speculazioni in merito alla creazione della rete unica, con il nuovo progetto Minerva (OPA da parte di Cassa Depositi e Prestiti sulla società che nel fine settimana ha visto aumentare le possibilità).

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Con l’attenzione rivolta tutta alle elezioni statunitensi potrebbe venir meno l’attenzione sulle vendite al dettaglio di settembre nell'area dell'euro. Sul fronte interventi governatori si riportano quelli odierni di Nagel e Wunsch per la Bce e Barkin per la Fed.

Sul fronte delle trimestrali sono attese quelle di Walt Disney e Occidental Petroleum (il primo titolo nello S&P 500 per rendimento da inizio anno) a chiusure dei mercati.