Eni, Intesa, Fiat, Telecom, Unicredit, chi rischia di più?
Renato Decarolis | 22.05.2020 13:57
Sono cinque titoli che hanno avuto una performance peggiore rispetto all’indice italiano FTSE MIB da inizio anno.
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Piazza Affari, mentre scrivo questa analisi, viaggia dal primo gennaio 2020 con un -27% contro un rendimento di Intesa Sanpaolo (MI:ISP) -39%, ENI (MI:ENI) -41%, Telecom Italia (MI:TLIT) -43%, Fiat (MI:FCHA) -44% e UniCredit (MI:CRDI) -50%.
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Da un punto di vista grafico giornaliero Heikin-Ashi, chi è messo peggio è senza dubbio TELECOM ITALIA, perché viene da un trend ribassista partito con la candela rossa Heikin-Ashi dello scorso 19 maggio ed è oramai dentro il supporto a 0.3063, da dove aveva tentato una risalita con la candela verde del 18 marzo.
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Se non si attenuano le vendite e se si va oltre quel supporto che è stato in grado di frenare il panico coronavirus, le cose si mettono veramente male!
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Chi rischia grosso è anche UNICREDIT, dove oggi si rivede una candela verde Heikin-Ashi sul recente supporto 6.249, dove però non si è vista una pronta reazione.
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Vediamo se andrà meglio con la verde in corso, perché guardando il grafico, si ha la netta sensazione che il titolo sia sull’orlo di un precipizio.
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INTESA è messa leggermente meglio rispetto a UNICREDIT, perché ci sono eventuali nuovi paracaduti in caso di cedimento del supporto a 1.3378, da dove è partito un tentativo di rimbalzo.
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La situazione di FIAT è neutrale, potrebbe tornare al rialzo con una candela verde Heikin-Ashi o al ribasso con chiusura daily Heikin-Ashi sotto 7.027.
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ENI ha confermato ieri una candela rossa Heikin-Ashi sulla parte alta di un trading range in cui si trova da metà aprile.
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Nei giorni scorsi ha reagito dal supporto a 7.672, ma non è detto che la storia possa ripetersi in futuro, il semaforo è adesso a favore di chi ha una view ribassista.
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L’analisi completa con ulteriori mie considerazioni nel video in basso.
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