L’etanolo cerca appoggio su un mercato del greggio schizzato più del previsto
Investing.com | 10.06.2020 16:55
Dai campi di granturco nel Midwest USA alle coltivazioni di zucchero di canna in India, la confusione regna sovrana non solo sul rally del greggio da marzo, ma anche sul livello a cui dovrebbe essere scambiato il biocarburante, l’etanolo.
I future dell’etanolo hanno vissuto due settimane esplosive, seguendo a ruota il rialzo dei prezzi del greggio USA. Sono anche perlopiù saliti negli ultimi due mesi, anticipando il rally del greggio, cominciato solo a fine aprile.
Grafico giornaliero future etanolo
Il granturco, una delle maggiori fonti per l’etanolo, è diventato negativo nelle ultime due sedute dopo il trend in salita dal 4 giugno.
Lo zucchero, altra fonte di etanolo, sta ancora salendo, sebbene i guadagni questo mercoledì siano rimasti più modesti, rispetto alla forte performance dell’ultima settimana.
“Il rally dello zucchero si è fermato (con il greggio) dopo aver ritracciato metà (del) tonfo del prezzo spinto dalla domanda minore del biocarburante nel periodo febbraio-aprile” ha twittato Ole Hansen, a capo delle strategie per le materie prime di Saxo Bank, a Copenhagen.
Lo stesso greggio di riferimento USA, il West Texas Intermediate, ha visto un crollo di quasi il 2% negli scambi di questo mercoledì mattina, dopo il fortissimo rally del 300% da fine aprile.
L’ultimo calo del WTI si è registrato sulla scia dei dati settimanali dell’American Petroleum Institute secondo cui le scorte di greggio sono aumentate di 8,4 milioni di barili la settimana scorsa, contro le aspettative di un incremento di solo circa 1,7 milioni di barili.
La U.S. Energy Information Administration alle 10:30 ET oggi pubblicherà i dati ufficiali sulle scorte di greggio e di altri prodotti, come benzina e prodotti raffinati fra cui il gasolio.
h2 Previsioni azzardate per granturco e zucchero/h2“Gli impianti in Brasile stanno producendo zucchero, ma potrebbero tornare presto a produrre etanolo se i prezzi del biocarburante continueranno a migliorare”, spiega Jack Scoville, vice presidente del trading delle materie prime agricole del Price Futures Group a Chicago.
“Le notizie indicano che c’è poco in offerta da parte dell’India, in parte per via di problemi logistici e di raccolto causati dal coronavirus”, aggiunge Scoville.
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“Si presume che l’India abbia un grosso raccolto di zucchero di canna quest’anno ed entrare in posizioni sullo zucchero e sulle esportazioni è diventato estremamente difficile. Anche la Tailandia potrebbe averne di meno quest’anno per via della riduzione delle aree di piantagione e delle piogge della stagione dei monsoni”.
Ad aprile, quando gli Stati Uniti e la maggior parte del resto del mondo seguivano le rigide misure di isolamento per la pandemia di COVID-19, quasi tutti gli investitori avevano perso interesse per il greggio. L’etanolo, che in molti paesi è un additivo obbligatorio per i carburanti dei veicoli a motore, era persino più lontano dai pensieri di chiunque.
Ma da quando il WTI ha raggiunto il bottom di poco più di 10 dollari al barile il 28 aprile, il prezzo del greggio USA ha raggiunto quasi 40 dollari al barile in sei settimane, grazie ai profondi tagli del numero di impianti attivi ed alle chiusure dei pozzi. I tagli alla produzione operati dall’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio e dai suoi alleati, mirati a rimuovere 9,7 milioni di barili al giorno dalle scorte globali, hanno contribuito al rally del WTI e del Brent, di riferimento.
Ora, si teme che i prezzi del greggio si siano spinti molto più in là della domanda, soprattutto con le scorte di prodotti raffinati salite di 51 milioni di barili nelle 10 settimane al 29 maggio. E questi timori stanno pesando anche sulle prospettive per l’etanolo, dicono gli esperti.
Grafico giornaliero future WTI
h2 La produzione di etanolo continua a salire nonostante la domanda discutibile/h2
Randal Doyal di Al-Corn Clean Fuel a Claremont, California, afferma che la produzione di etanolo (un biocarburante obbligatorio per una miscela del 10% nella benzina) è aumentata ultimamente man mano che gli ordini di stare a casa imposti in molti stati per combattere il coronavirus vengono gradualmente rimossi.
Aggiunge:
“Fino a quando ci saranno indicatori che dicono che si riuscirà a coprire almeno i costi, se non addirittura a guadagnare qualcosa, tutti (torneranno a) produrre di nuovo”.
La produzione di etanolo USA sale da cinque settimane consecutive, secondo gli esperti del settore. “Perciò torneremo a sovrapprodurre piuttosto rapidamente”, dice Doyal, esprimendo anche i timori circa un possibile ritorno di casi di COVID-19 nel corso di quest’anno e su come il paese potrebbe rispondere.
“Con le persone che hanno capito di poter lavorare da casa, potrebbe non esserci tanta domanda per trasformare il carburante come prima”, aggiunge Doyal.
“Perciò, non sono sicuro di come andrà a finire, ma non abbiamo ancora provato il dolore della distruzione della nostra economia”.
L’EIA, nelle sue previsioni energetiche a breve termine (STEO) pubblicate ieri, ha lievemente abbassato le stime sul 2020 e sul 2021 sia per la produzione che per il consumo di etanolo.
L’EIA prevede che la produzione di etanolo USA registri una media di 850.000 barili al giorno nel 2020, in calo dalla previsione precedente di 870.000 barili al giorno, rilasciata a maggio.
L’EIA ha inoltre abbassato le previsioni sulla produzione di etanolo 2021 ad una media di 960.000 barili al giorno, in calo dai 970.000 barili al giorno stimati il mese scorso. La produzione nel 2019 aveva totalizzato una media di 1,03 milioni di barili al giorno.
I più recenti dati settimanali sull’etanolo pubblicati dall’EIA mostrano che la produzione ha raggiunto una media di 765.000 barili al giorno nella settimana terminata il 29 maggio, su dai 724.000 barili al giorno della settimana prima. Le scorte di etanolo sono scese a 22,476 milioni di barili nella settimana terminata il 29 maggio, in calo dai 23,176 milioni della settimana prima.
h2 Prevista riduzione dei consumi di etanolo sull’anno/h2La domanda di etanolo, intanto, dovrebbe totalizzare una media di 800.000 barili al giorno nel 2020 e di 880.000 barili al giorno l’anno prossimo, in calo da una media di 950.000 barili al giorno del 2019. Nel report di maggio, l’EIA aveva previsto che i consumi arrivassero ad una media di 820.000 barili al giorno nel 2020 e di 890.000 barili al giorno nel 2021.
Nel complesso, l’EIA al momento si aspetta che i consumi di benzina scendano del 26% sull’anno. Ma ha suggerito anche che i consumi di carburante potrebbero riprendersi man mano che saranno allentate le misure restrittive per il COVID-19.
L’EIA stima che i consumi di benzina per veicoli a motore siano aumentati a 7,3 milioni di barili al giorno a maggio, su dai 5,7 milioni di aprile. L’agenzia ha dichiarato che i numeri sui viaggi personali sono in linea con il trend dei consumi di benzina. Nel report STEO di giugno, l’EIA ha citato i dati da cui è emerso che, se comparati con l’ultima settimana pre-lockdown conclusasi il 29 febbraio, i viaggi personali settimanali sono scesi di solo il 16% al 29 maggio. Al 3 aprile segnavano un crollo del 47%.
Malgrado le indicazioni dell’EIA secondo cui i viaggi e la domanda di benzina potrebbero riprendersi, qualcuno nel mondo dell’etanolo continua ad essere pessimista sulle prospettive per il settore.
“Il devastante impatto del COVID-19 ha colpito molti settori, ma pochi sono stati più colpiti dei biocarburanti”, scrive Curt Blades, vice presidente senior della Agricultural Services of Association of Equipment Manufacturers in un articolo per il “The Country Today”, giornale del Wisconsin.
Blades spiega che, dagli agricoltori ai produttori ed alle fabbriche di attrezzature, il virus ha colpito un settore già ferito da anni di malgoverno degli enti regolatori.
Metà del settore è stata costretta a fermarsi e le prospettive restano cupe se non ci saranno azioni da parte di Washington, aggiunge.
“Gli impianti di biocarburante sono l’epicentro della crescita rurale”, scrive Blades.
“Quando i produttori sono fermi, l’intera filiera soffre: dagli agricoltori ai 700.000 dipendenti che fabbricano attrezzature agricole ogni giorno”.
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