Eur/Usd in trading range

 | 15.07.2014 09:40

Ieri all’apertura dei mercati europei la moneta unica ha subito un forte balzo in avanti, in poco più di un’ora il cambio nei confronti del dollaro statunitense, EUR/USD, è passato da un minimo 1,3597 ad un massimo a 1,3640. Il risk on mattutino, è stato condizionato non da market movers in quanto assenti, ma dall’euforia che ancora trapelava nell’aria per la vittoria del mondiale da parte della Germania, la locomotiva del carrozzone Europa, ed inoltre anche dal restringimento dei gap degli spread ed dall’affievolirsi delle preoccupazioni di un default più endemico da parte della banca portoghese Banco Espirito Santo, la quale questa mattina ha sostituito il Ceo ed il team esecutivo. Per il resto della mattinata, dopo il forte movimento rialzista, la coppia ha subito un ritracciamento ribassista fino a toccare un minimo fino ad 1,3608, ed non ha mai oltrepassato il livello psicologico di 1,3600, consolidandosi all’interno della ristretta fascia tra 1,3600 ed 1,3640. Su base daily siamo all’interno di un trading range che dura già da un bel paio di giorni a cavallo del livello statico a 1,3617; tale situazione non mi permette di identificare un direzione univoca per le prossime sedute seppure il movimento dei prezzi della giornata odierna ha formato una shooting star la quale si trova in una posizione non ottimale per un possibile ingresso a mercato; cercherò nei prossimi giorni altre conferme più nitide da parte dell’azione dei prezzi. Tuttavia, presterò attenzione al movimento della moneta unica per farmi un’idea di come operare contro le altre valute. Dal punto di vista tecnico per le prospettive grafiche rialziste sarà necessario superare la resistenza a 1,3690, corrispondente al livello di Fibonacci 38,2, calcolato dai massimi ad 1,4000 fino al minimo a 1,3500, per un allungo in direzione degli altri due livelli di Fibonacci a 1,3750 ed 1,3800, corrispondente rispettivamente con il livello 50,0 e 61,8. Segnali di debolezza, invece, con il cedimento del livello psicologico a 1,3600, preludio per una possibile flessione di medio-lungo periodo prima ad 1,3470 e poi ad 1,3330. Per quanto riguarda i nuovi dati diffusi dalla Commodity futures trading commission (Cftc), è stato evidenziato un incremento sul dollaro statunitense delle posizioni long di 1,69 a 10,34 miliardi di dollari.