Eur/Usd: la peggiore performance trimestrale dal 2010

 | 01.10.2014 07:34

Trend weekly ribassista dal 04.05.2014
Trend daily ribasissta dal 08.05.2014

Nella seduta di ieri la moneta unica ha subito un nuovo strappo ribassista portandosi al di sotto la soglia di 1,2600, toccando un minimo a 1,2570, livello raggiunto l’ultima volta nel settembre del 2012, con questa nuova discesa la divisa unica europea si avvia a chiudere la peggiore performance trimestrale dal 2010. A favorire il forte sell – off è stata la diffusione del dato sull’inflazione dell’area euro a settembre, risultata pari a +0,3% annuo, in calo dal +0,4% annuo di agosto. Il nuovo calo dei prezzi registrato nel mese di settembre, da maggiore enfasi ad una possibile manovra di politica monetaria da parte della BCE su misure non convenzionali per combattere ulteriormente il rischio di deflazione. Tale argomento sarà sicuramente il primo punto dell’ordine del giorno del prossimo meeting da parte dell’istituto centrale guidato da Mario Draghi, che si terrà in via eccezionale a Napoli. Dal punto di vista valutario, buona parte degli analisti, hanno rivisto le loro stime, con una discesa oltre 1,2500 della divisa europea rispetto al green back, EUR/USD, rispetto all’1,3000 precedentemente indicato. Dal punto di vista tecnico – grafico, da quanto ampiamente discusso sopra, il bandolo della matassa passa direttamente alla BCE, dove nella riunione di giovedì se Draghi dovesse decidere di implementare un Quantitative Easing in salsa europea, l’euro potrebbe entrare in un vortice di svalutazioni tali da far crollare la major oltre il prossimo supporto ad 1,2473. Cercheremo di sfruttare la situazione a favore del trend attendendo la coppia in prossimità delle area di vendita segnate in rosso sul daily chart, oppure in caso di crollo diretto, senza nessuna correzione, potremmo attendere la coppia alla rottura del livello statico a 1,2473.