Il cambio EUR/USD ha iniziato la settimana con piccole perdite

 | 30.04.2018 15:45

Il cambio EUR/USD ha iniziato la settimana con piccole perdite, nella sessione del lunedì la coppia è stata scambiata a 1.2118, in calo dello 0,10%.

Sul fronte del rilascio, le vendite al dettaglio tedesche sono diminuite dello 0,6%, ben al di fuori della stima dello 0,8%, più tardi nel corso della giornata, la Germania rilascia CPI preliminare, con una stima di -0,1%.

Continuano a crescere redditi e spese per consumi degli statunitensi, nel terzo mese dopo l'entrata in vigore della riforma fiscale voluta dal presidente Donald Trump.

Secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio, le spese per consumi sono salite a marzo dello 0,4% rispetto al mese precedente, in linea con le stime, mentre i redditi personali sono cresciuti dello 0,3 per cento, deludendo le attese (+0,4%).

Il tasso di risparmio si è attestato al 3,1%, in ribasso dal 3,3% di febbraio.

La misura preferita dalla Federal Reserve per calcolare l'inflazione, il dato Pce (personal consumption expenditures price index), è cresciuta dello 0,2% a marzo su base mensile, mentre su base annuale è salita del 2 per cento. La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è salita dello 0,2% su base mensile e dell'1,9% su base annuale.

Le banche della zona euro hanno continuato a tagliare la massa di crediti deteriorati nell'ultimo trimestre dell'anno scorso, alleggerendo i bilanci dal fardello che ha pesato sulla crescita e sugli utili bancari.

E' quanto emerge dai dati della Bce, secondo cui l'ammontare di sofferenze nelle banche vigiliate da Francoforte è sceso a 721 miliardi di euro alla fine dello scorso anno da 759 miliardi dell'anno precedente, con progressi in tutti quei paesi dopo il problema dei crediti deteriorati è più sensibile come Italia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia.

Il benchmark europeo STOXX 600 è salito marginalmente dello 0,11% alle 09.00 GMT, trovandosi nel verde per il terzo giorno consecutivo, il blue chip Euro Stoxx 50 è salito dello 0,16%, mentre il tedesco DAX 30 e il francese CAC 40 si sono mossi più in alto dello 0,18%, il FTSE 100 britannico è salito dello 0,38%.

Negli Stati Uniti, l'indice S&P e il Dow Jones sono attualmente nel verde.

FIBO Group

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