Cambio Eur/Usd: si appresta a rompere il muro dell’1,2500

 | 07.03.2018 11:26

Buongiorno ai lettori di investing,

Altra battuta di arresto per il Future Indice del Dollaro, l’indice che misura la forza del dollaro americano, dovuto principalmente alle perplessità che aleggiano in capo agli investitori sempre più timorosi per le prospettive di ulteriori fasi ribassiste per il green back, dopo la notizia delle dimissioni del consigliere economico Gary Cohn, ex banchiere di Wall Street; tale situazione potrebbe rafforzare il fronte dei protezionisti in seno all'Amministrazione Usa mentre Trump intende imporre dazi su acciaio e alluminio.

Ora, nei confronti della valuta europea, la major Eur/Usd, potrebbe superare area 1.2500 qualora ci fossero dei possibili cambiamenti nella forward guidance della Banca centrale europea, ovviamente dovremmo attendere la seduta di domani per avere maggiori informazioni circa le prossime mosse che metterà in campo il Board con a capo Mario Draghi.

Gli stessi risultati di una fase di apprezzamento dell’euro, potrebbero essere raggiunti anche se gli stessi membri della BCE non si esprimessero a favore di un contenimento della forza della valuta europea oppure se il termometro relativo alle stime di crescita della zona euro fossero riviste al rialzo.

Dal punto di vista grafico, notiamo che al momento il fiber si trova nel mezzo di una zona di test importanti, ovvero tra la key – level di supporto 1.2160 / 1.2190 ed la key – level di resistenza tra 1.25050 e 1.2550, area già testata per dagli inizi del 2018 per ben tre volte; in caso di superamento della forte zona di resistenza, nonché supply area, potremmo assistere ad un nuovo movimento secondario rialzista, nelle stessa direzione del trend principale, con test in zona resistenza a 1.2760, area testata l’ultima volta nel mese di ottobre del 2014. Inoltre a supportare la possibile fase rialzista, abbiamo anche la formazione di un testa e spalle rovesciato in ottica weekly.