Evergrande: il fallimento che potrebbe mettere in ginocchio la Cina

 | 17.09.2021 12:34

Una drammatica crisi di liquidità rischia di travolgere il secondo gruppo immobiliare cinese oberato da debiti per 300 miliardi di dollari. In pericolo 3,8 milioni di posti di lavoro. Il rebus degli investitori: Pechino scenderà in campo con un salvataggio di Stato?

“Il test più difficile degli ultimi anni per il sistema finanziario cinese”.

Uno spettro si aggira per i mercati finanziari dell’Asia: è quello del possibile fallimento del colosso immobiliare cinese Evergrande e del rischio di sconquassi a catena che potrebbero travolgere investitori, fornitori e clienti in Cina, e al di fuori della Cina.

Fra gli esperti di politica ed economia cinese sono numerosi coloro che prevedono che il governo di Pechino farà di tutto per evitare una crisi dalla portata imprevedibile alla vigilia del XX Congresso del Partito comunista che avrà il compito di confermare la leadership di Xi Jinping per un ulteriore decennio. Però, non è chiaro che cosa il governo potrà fare, tenuto conto che la fiducia degli investitori internazionali resta un elemento chiave per le prospettive future di crescita della Cina.

Interpellato da Cnbc, Mark Williams, chief Asia economist di Capital Economics, società inglese di ricerca e consulenza, dice che il tracollo di Evergrande “sarebbe il test più difficile degli ultimi anni per il sistema finanziario cinese”.

Evergrande è il secondo gruppo di sviluppo immobiliare in Cina ma è il più indebitato al mondo, con un fardello di passività pari a 300 miliardi di dollari. Dopo anni di espansione a passo di carica, Evergrande è ora in difficoltà a pagare fornitori, dipendenti, a onorare gli impegni con i clienti, e nelle ultime due settimane ha avvertito gli investitori che potrebbe non rispettare le scadenze per il rimborso dei debiti.

Martedì 14 settembre ha affermato che le vendite di immobili continueranno a rallentare nel resto del mese di settembre proseguendo in un calo che dura da mesi, rendendo sempre più disastrosa la crisi di liquidità. Come sempre avviene in questi frangenti, i creditori reagiscono irrigidendosi e le loro scelte portano a ulteriori aggravamenti della situazione. Secondo Reuters, nelle scorse settimane alcune banche di Hong Kong, fra cui Hsbc e Standard Chartered (LON:STAN), hanno rifiutato di rinnovare i finanziamenti agli acquirenti di due progetti immobiliari residenziali che Evergrande ha in via di completamento.

La crisi di liquidità ha portato le agenzie di rating a operare ripetuti downgrade sui bond del gruppo. Alla Borsa di Hong Kong le azioni Evergrande sono crollate dell’80% dall’inizio dell’anno.

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Il tracollo del bond Evergrande con scadenza marzo 2022

(quotazione in Usd, Isin XS1580431143)