Fine del semestre: da paure di inflazione a quelle di recessione

 | 01.07.2022 09:24

Si chiude il primo semestre 2022 come il peggiore dal 1970 per il principale indice americano. Tra preoccupazioni inflazionistiche, legate all’invasione in Ucraina, di pandemia a chiudere il cerchio, nelle ultime sessioni di fine semestre, le sopraggiunte preoccupazioni di recessione.  

L’Europa, ancor prima di procedere al suo primo rialzo dei tassi – dopo ben undici anni – desidera mutare i conti sui possibili scenari e invita, per voce del suo presidente del Consiglio di sorveglianza bancaria Andrea Enria, dinanzi al Parlamento europeo,  il sistema bancario a rivedere i propri stress test e le politiche di distribuzioni del capitale: “Proporremo di chiedere alle banche di ricalcolare le loro traiettorie patrimoniali in uno scenario più sfavorevole, tra cui potenzialmente anche un embargo sul gas o uno scenario recessivo, e di utilizzarlo anche per verificare i loro futuri piani di distribuzione”. Proposta che sarà discussa dalla vigilanza creditizia la prossima settimana. Settore bancario europeo che, dopo aver dovuto congelare le distribuzioni dei dividendi durante la pandemia, ora si trova costretta a nuove limitazioni evidenziando nuovamente una maggiore fragilità rispetto ai cugini oltreoceano (i quali hanno recentemente ricevuto semaforo verde sui mega piani di distribuzione dei profitti). Andamento che è evidenziato dal rapporto tra l’ETF sul settore bancario europeo (EXV1) e quello americano (KBE) che dal 2010 ha visto una decisa sovraperfomance statunitense.