Fine stagione utili 2° trim.: differenze tra i FAANG, distributori alla ribalta

 | 27.08.2018 14:50

I due principali temi emersi in questa stagione degli utili del secondo trimestre quasi terminata sono le differenze tra alcuni dei più importanti titoli tech e la maggior parte del resto del mercato e l’eclatante ritorno alla ribalta dei più famosi distributori tradizionali della nazione.

All’interno del settore tech, i cosiddetti titoli FAANG (Facebook (NASDAQ:FB), Amazon (NASDAQ:AMZN), Apple (NASDAQ:AAPL), Netflix (NASDAQ:NFLX) ed Alphabet (NASDAQ:GOOGL)), cinque compagnie tecnologiche che hanno spinto l’indice S&P 500 a massimi storici e che hanno giocato un ruolo fondamentale nella storica impennata rialzista dell’indice di riferimento, potrebbero ora passare in secondo piano rispetto ad altri titoli.

Alcuni di questi favoriti di Wall Street della new economy hanno mostrato segni evidenti di aver raggiunto il picco, con il rallentamento della crescita ed un futuro che sembra un po’ incerto.

In effetti, esiste la possibilità che possano addirittura far deragliare questa lunghissima impennata per via della loro crescente importanza all’interno dell’economia.

Secondo un report di Bloomberg, il peso delle compagnie tech sull’economia statunitense è cresciuto in modo significativo dal 1999.

Oltre a rappresentare il 30% del valore dell’indice S&P 500, i titoli tech compongono anche il 23% degli utili previsti per il prossimo anno per l’S&P, in salita rispetto al 15% del 1999.

Facebook, il colosso dei social nonché una delle compagnie con più valore al mondo, è crollato di oltre il 20% a fine luglio quando ha deluso le previsioni degli analisti sulla crescita degli utili per la prima volta in tre anni mentre si ritrova in mezzo a scandali per la privacy e i contenuti.