Focus UK: la paura per l’incertezza

 | 07.12.2017 15:45


Nei giorni scorsi si è aperto un momento di incertezza sulla Sterlina dopo che le trattative tra l’UE e il Regno Unito avevano registrato un momentaneo arresto a causa di tre nodi che ancora non si riescono a scogliere: il rapporto tra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda, gli obblighi finanziari di Londra verso l’UE e i diritti dei cittadini europei e britannici in UK e nell’Unione.

Il fatto che un accordo non sia stato ancora raggiunto su questi punti ha fatto si che GBP iniziasse una fase più incerta, nonostante la parti si siano comunque dette fiduciose di riuscire a fare importanti passi avanti già prima della fine di questa settimana.

I motivi per i quali il rallentamento nelle trattative ha messo sotto pressione la Sterlina sono sostanzialmente due: il primo consiste semplicemente nel fatto che ogni tipo di incertezza è un qualcosa che viene sempre mal digerito dai mercati e che quindi va inevitabilmente a pesare sulla quotazione.

I movimenti di lungo periodo di un qualsiasi strumento finanziario dipendono infatti sempre dai suoi fondamentali in quanto gli operatori si posizionano a mercato nel tentativo di anticipare le future dinamiche macroeconomiche.

Possiamo pensare ai fattori di incertezza per gli operatori come alla nebbia per una persona che guida in autostrada: impedisce di vedere lontano e guidare diventa più rischioso.

Il secondo motivo è invece di natura assolutamente pratica nel senso che sono in molti a pensare che un mancato accordo potrebbe avere conseguenze molto negative per l’economia inglese, tanto che un raggiungere un compromesso tra le parti sarebbe qualcosa di assolutamente necessario. In caso contrario i rapporti tra Unione Europea e Regno Unito tornerebbero indietro di 40 anni da un punto di vista commerciale ma anche politico.

Solitamente un mancato raggiungimento di un accordo commerciale ha come sola conseguenza quella di lasciare le cose invariate ma questa volta sarebbe diverso in quanto ciò comporterebbe un peggioramento.

Proprio in virtù di questo rischio la Bank of England sta infatti ancora mantenendo i tassi di interesse su livelli molto più bassi di quelli richiesti dai fondamentali inglesi.