Raffaele Costa | 12.03.2018 23:44
Un saluto ai lettori di Investing.com, il nostro indice azionario presenta un quadro tecnico un po più decifrabile rispetto ai giorni scorsi. Sembra si sia schiarito le idee facendo pace con se stesso e comincia a farci intendere cosa probabilmente ha in mente.
Sferzato dall'esplosione di volatilità partita dai mercati americani da un lato e con i conti elettorali da regolare da un altro, sembrava non sapere che pesci prendere.
Ma forse un filo conduttore lo si potrebbe individuare.
Intanto sin dalle primissime sedute successive all'affare americano ha deciso di posizionarsi sotto la ema50 (grafico daily) e, seppure con qualche poco convinto tentativo di rimontarvi sopra, vi è rimasto fino ad oggi. Infatti i volumi, a parte il primo tentativo, sono sempre stati scarsi in queste occasioni e praticamente sotto la media a 20 periodi. Come dire, nel dubbio e nel caso le cose si dovessero mettere male si sarebbe fatto trovare già dalla parte giusta e pronto ad accelerare.
Un indizio di ciò lo si potrebbe individuare nel movimento del nostro btp decennale e degli stessi cds a cinque anni sul debito.
Circa il rendimento del decennale, sorprende l'andamento registrato nei mesi precedenti le elezioni. Mentre in America ed in Germania si assisteva ad una inesorabile ascesa (venivano cioè venduti) in Italia si assisteva ad un movimento stagnante e non coerente con l'approssimarsi dell'appuntamento elettorale che quasi certamente avrebbe consegnato un Parlamento ingessato dalla mancanza di una maggioranza:
Allora potremmo pensare che la repentina risalita del ftse mib successiva alle elezioni sia dovuta proprio alla costatazione che non si sia concretizzato uno scenario peggiore di quello atteso, cioè dell'immobilismo.
Osservando la faccenda dal lato dei CDS (credit default swap) cioè dei premi assicurativi che occorre pagare per vedersi garantito il capitale investito in titoli del debito pubblico italiano, le impressioni che si hanno non cambiano.
Si è assistito ad esempio nell'ultimo anno ad un costante calo dei valori, ad indicare un altrettanto costante calo del rischio associato all'investimento. Il costo della copertura di 10.000 euro di titoli un anno fa valeva circa 195$ mentre oggi siamo su valori di 95$.
Emblematico quello che è avvenuto prima e dopo le elezioni. Il giorno prima valeva 97,84$, il giorno dopo è schizzato a 106,6$ ma oggi già vale 95$ cioè meno del giorno prima delle elezioni!
Ognuno dia le proprie spiegazioni al fenomeno, ma il dato di fatto è che il ftse mib a guardare l'apertura in grande gap down della seduta del 5, quasi chiuso sul finire della seduta, e l'apertura in gap up del 6 sembra che abbia stappato la bottiglia buona tenuta da parte. Il tutto con la benedizione di volumi mediamente più alti del 20% rispetto alle ultime 20 sedute.
In tutto ciò non perdiamo di vista una circostanza importante: il trend di medio termine è sempre rimasto positivo finora:
Sul grafico giornaliero la situazione è interessante. Notiamo la formazione di un triangolo che sembrava dovesse essere rotto al rialzo a giudicare dalla forma. Ma i bassi volumi che hanno accompagnato i vari test della parte superiore e la concomitante presenza della ema50 francamente non lasciavano intendere volontà rialzista, almeno fino all'esito delle elezioni. Poi abbiamo visto in che direzione è stato violato.
Ma per chi pensa di porsi rialzista non c'è soluzione. Occorre affrontare il fuoco nemico rappresentato dalla caccia agli stop di chi, attendista o poco fiducioso sull'immediato futuro dell'indice, ha comprato in ottica di brevissimo termine sui momenti di forte debolezza dell'indice.
Però a ben vedere qualche protezione si avrebbe:
Sarà sufficiente? Non so, ma certamente merita un long visto che abbiamo la possibilità di piazzare uno stop stretto appena sotto le due medie veloci in area 22400 e, nel caso l'operazione andasse da subito a nostro favore, passare il testimone ad un tra iling stop nel modo seguente:
Francamente, la soluzione che salva capra e cavolo resta sempre quella, da me preferita, di dividere a piacimento la size di cui una prima parte chiuderla ai 23200 (direi la metà) puntando alla chiusura del gap down creatosi il 5 febbraio e portare lo stop in pareggio. Da ora in poi l'operazione complessiva non può più chiudersi in perdita. Una seconda parte chiuderla ai 23750 (non pretendere di toccare esattamente i massimi relativi) e la restante vita natural durante con trailing stop a piacere (io metterei la ema50).
Io ho già indossato l'elmetto e sono pronto ad affrontare il fuoco nemico sulla spiaggia della Normandia.
Vediamo che succede!
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