FTSE-MIB; allarme rosso, ma...

 | 01.01.2018 20:46

Chi pensava che gli ultimi giorni dell’anno, a livello borsistico, li avremmo trascorsi con serenità si sbagliava (me compreso). Infatti è successo tutt’altro. Non solo l’indice meneghino ha rotto al ribasso il sostegno in area 22000 (il minimo era a 21932), mandando in fumo al 95% l’ipotesi di triangolo di continuazione rialzista, ma nel frattempo è avvenuta una cosa che, se confermata, potrebbe assumere una notevole rilevanza: parliamo del cambio EUR-USD. Vediamo il perché.

L’8 settembre 2017 la valuta europea ha registrato il prezzo di 1.2092 andando a testare la statica pluriennale, dopodiché ha subito un ritracciamento fino a 1.1552 (7 novembre) ma da li è ripartita con buone intenzioni di proseguire il rialzo.

Questa impostazione potrebbe essere, alla lunga, un problema: infatti, se la quotazione andasse oltre fascia 1.20-1.30 potrebbe proseguire fino ai massimi in fascia 1.40-1.60 con tutte i rischi del caso (vedi grafico).