Fullsix SpA, analisi tecnica

 | 20.07.2017 10:08


Il titolo Fullsix SpA (MI:FUL) appare incapace di opporsi allo strapotere del trend ribassista che negli ultimi 5 mesi ha condotto i prezzi da 2.83 agli attuali 1.51 euro, annullando così oltre l’85% dei rialzi accumulati nel solo mese di gennaio (da 1.285 a 3.20 euro).

Difficile di conseguenza trovare, almeno per il momento, aspetti positivi sul grafico del titolo che si sta progressivamente avvicinando a quota 1.45 euro.

Solo l’aspetto statistico lascia un minimo di speranza per un rimbalzo tecnico nel breve.

Probabile infatti che dopo i continui affondi si possa assistere ad un recupero che acquisirebbe però forza solo oltre 1.75 euro per il test a 1.82 ed area 1.94 euro.

Verso il basso invece sotto quota 1.45 euro spazio a nuove ondate di vendite che potrebbero spingere il titolo fino in area 1.30 euro in prima battuta.

Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 20%, +26% in 12 mesi, -23% in 3 anni e -13% in 5 (dal 2000 ad oggi -97%).

Il primo trimestre dell’esercizio 2017 ha registrato un risultato netto di competenza del gruppo negativo e pari ad euro 314 migliaia (-5,5%). Tale risultato deriva da una diminuzione del ricavi netti del 24,6% (euro 1.874 migliaia in valore assoluto) rispetto al medesimo periodo del 2016. Il Risultato della gestione ordinaria è positivo e pari
ad euro 19 migliaia (0,3% in rapporto ai ricavi netti); EBITDA positivo per euro 15 migliaia (0,3%); EBIT negativo per euro 212 migliaia (3,7%). Si segnala quindi un peggioramento della gestione caratteristica rispetto al 31 marzo 2016, frutto anche della congiuntura economica che risulta ancora debole, sia nel comparto degli
investimenti pubblicitari e delle applicazioni per il marketing digitale, sia nel comparto del testing per la telefonia cellulare, che nel settore delle infrastrutture. In particolare la minor disponibilità di cassa ha rallentato il completamento dei lavori in alcuni cantieri nel ramo delle infrastrutture, con conseguente ritardo dell’emissione
dei SAL, mentre la fusione in corso tra due grandi clienti nell’area mobile ha ridotto e ritardato le opportunità di eseguire i piani previsti. Nell’area marketing, infine, la riorganizzazione delle attività media, vede questo primo trimestre privo del fatturato conseguito nell’analogo periodo dello scorso esercizio in quell’area specifica. Nonostante la situazione economica sia stata recessiva il management è stato fortemente impegnato nel contenimento dei costi, benchè la diminuzione dei costi non sia stata sufficiente a controbilanciare la diminuzione dei ricavi netti.

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Williams R: Ipervenduto.
Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.