Future FTSE MIB, in trading laterale con aspirazioni rialziste

 | 20.11.2017 22:07

Investing.com – Il contratto Future FTSE MIB con scadenza a dicembre 2017 alle ore 20:30 di oggi quota 22170 punti, in guadagno del +0.59 % rispetto alla seduta precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento rialzista.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 32 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore Mediaset (MI:MS) che guadagna il +4.21%, al peggiore (Leonardo), che cede il -0.99%.

Analisi e commento:

osservando il grafico odierno, senza contestualizzarlo all’interno di un più vasto movimento ribassista, si potrebbe pensare ad un rally puro, cosa che non costituirebbe una fotografia fedele della situazione reale. Se, infatti, è vero che oggi la quotazione del contratto future FTSE MIB ha guadagnato lo 0,59%, è pur vero che la forte resistenza posta in area 22200 punti, già testata ripetute volte senza vederne un franco superamento, anche oggi, pur nel rally, non è stata neppure sfiorata. La realtà, pertanto, è che anche il movimento odierno, si è mantenuto all’interno di un range che ancora non afferma la ripresa dell’up, ma si limita a mantenere la quotazione in un range trading di area bassa, della fase attuale. Più che una realtà, quindi, almeno per il momento, il rally rimane un’aspirazione, che necessita di ben maggiori e concrete conferme. Di ragioni per rimanere guardinghi ce n’è più d’una, in particolare quella violazione ribassista del precedente minimo posto a 21970 punti, verificatasi lo scorso 15 novembre. Quell’affondo, così deciso, ha infatti dato un brutto colpo al quadro rialzista generale, inducendo inoltre parecchi dubbi sulla possibilità di una sua immediata prosecuzione. La domanda che è lecito porsi, in questa situazione, è se non sia probabile un ulteriore correzione ribassista, prima di una eventuale ripresa del rally. La “base” in formazione attualmente fra il minimo di 21875 punti e l'area di 22220 punti, sembra voler costituire un buon punto d’inizio, ma non bisogna dimenticarsi che il vero test si avrebbe in caso di raggiungimento di area 22500/22700 punti. Solo un suo netto e stabile superamento, infatti, potrebbe indurre a considerare conclusa la correzione ribassista di medio periodo. Oltre alla situazione di carattere “tecnico” vi sono da considerare anche componenti di difficoltà oggettiva di alcuni titoli bancari se non dell’intero settore bancario, dovuti a diversi fattori sia di bilancio che di linee guida sui NPL. I freddi numeri ci suggeriscono che un eventuale recupero up sin verso 22500/22700 punti potrebbe semplicemente essere preparatorio ad una ripresa del down verso area 21725/21300 punti, valori che, in caso di prosecuzione down anche dal livello attuale, costituirebbero, al tempo stesso, punti d’arrivo di un eventuale nuovo movimento rivolto a sud. Buonasera. Francesco Lamanna.

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