Future FTSE MIB, orsi in fermento ...

 | 11.07.2018 18:17

Investing.com – L’indice FTSE, alle ore 17:30 di oggi quota 21708 punti, in perdita del -1.58% rispetto alla seduta precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento ribassista parzialmente corretto.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 6 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Campari (MI:CPRI)) che guadagna il +1.31%, al peggiore (CNH Industrial (MI:CNHI)), che cede il -4.92%.

Analisi e commento:

Le ultime news provenienti dal fronte statunitense, sul fronte dei dazi commerciali, evidenziano un nuovo “rilancio” al rialzo da parte del presidente Trump che dimostra di non avere alcuna intenzione, almeno per il momento, di voler mitigare lo scontro in atto con i partner commerciali. I toni, quindi crescono, mentre sui mercati, scossi dalla notizia e dagli ultimi commenti di alcuni rilevanti esponenti, anche istituzionali, rinnovano i timori degli investitori su una possibile nuova fase di contrazione. Ciò che, alla fine della seduta odierna, traspare dal grafico, è un iniziale deciso ribasso, contenuto però dal livello di supporto di breve periodo, posizionato a 21575 punti. La situazione, a livello generale, rimane fluida e aperta a qualsiasi sviluppo. Ciò è vero tanto da un punto di vista delle considerazioni di carattere fondamentale, tanto per quelle di carattere tecnico. Ci troviamo in un’area particolarmente delicata, nella quale l’azione della quotazione rischia di “incagliarsi” per un certo periodo, in un trading laterale, prima di riuscire a trovare uno spunto direzionale. Come di consueto, in situazioni simili, è consigliabile l’adozione di grande prudenza e di un rigido money management per qualsiasi iniziativa di trading si voglia intraprendere. La decisione del presidente americano di imporre nuovi dazi, è stata, ovviamente, contestata apertamente dalle controparti commerciali, in primis dalla Cina, che ha dichiarato la volontà di imporre, a sua volta, misure di pari entità, verso i prodotti statunitensi. L’escalation nello scontro, che rappresenta l’epilogo peggiore al quale si potesse assistere, si va, via via delineando come scenario concreto. Da un punto di vista strettamente tecnico è utile ricordare che un valore “spartiacque” di medio periodo, risiede sui 21540 punti e che sino a quando non si assistesse ad una stabile violazione ribassista (su time frame settimanale) di tale valore, permangono discrete probabilità di poter assistere ad una ripresa up, del movimento di medio periodo. Rispetto alla fase di brevissimo e breve periodo, persistono supporti a 21570 punti (già testato oggi), a 21340 e infine a 20920 punti. Le resistenze, in caso di ripresa del movimento rialzista, si incontrerebbero ora a 22230, 22360 e 22650 punti. Buonasera. Francesco Lamanna.

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