Gas naturale: stagionalità, ciclicità e volatilità per un long

 | 08.12.2021 11:50

Il Gas naturale in questo momento somma alla consueta componente di stagionalità, la ciclicità del contesto economico e la notevole volatilità di breve termine.

Si sa, volatilità può significare opportunità ma anche dolori articolari se non si opera con criterio, cioè avendo oltre al piano A che si implementa anche uno B nel caso che sempre dovrebbe essere contemplato nel caso la nostra high conviction dovesse tradirci.

Ciò permette di operare in tranquillità sapendo che qualunque cosa accada, come dico di solito, la notte si dorme bene e non tornano in mente continuamente candele e medie mobili mentre ci rigiriamo continuamente tra le lenzuola: un privilegio.

La premessa è assolutamente funzionale perché l’operatività che si ipotizza sul gas ha una componente importante di lettura tra le righe di ciò che sta accadendo. Una di quelle circostanze in cui è l’esperienza che prepotente che si fa sotto e, mettendo momentaneamente fuori fuoco la lettura autentica dei grafici, suggerisce un fuori pista.

Solitamente non amo anticipare i movimenti ma alcune volte è possibile confezionare delle operazioni che non sono giustificate dalla lettura del grafico già formato ma di quello che potrebbe formarsi da li in avanti.

Il contesto fondamentale a mio giudizio restituisce un quadro che, soprattutto dopo il recente sell off, assegna allo scenario rialzista maggiori probabilità di quello ribassista. Il giudizio può essere analizzato usando come guida gli elementi del titolo dell’analisi: stagionalità, ciclicità e volatilità.

La stagionalità, tipica delle commodities, ha a che fare con l’influenza esercitata sui prezzi dalle dinamiche di domanda e offerta condizionate dalla attualità. Nel caso del gas le variabili sono il meteo, le scorte disponibili ed il periodo dell’anno.

La lettura combinata di questi elementi a mio giudizio fa da supporto ai prezzi visto il livello insolitamente basso delle scorte rispetto alla media storica in Europa soprattutto ed il riposizionamento al ribasso dei prezzi con le previsioni meteo che indicano uno scenario di probabili temperature più alte della media soprattutto negli USA dove, complici le alte scorte, si è registrato il calo più importante dei futures rispetto alla sostanziale stabilità in Europa.

Inoltre il periodo dell’anno fa si che, per ragioni di prudenza, la tendenza sia piuttosto all’acquisto per evitare proprio che errori di previsione possano spiazzare soprattutto il mondo produttivo che impiega il gas come fonte di energia diretta o indiretta per generare a sua volta altre fonti di energia.

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A tal proposito non può essere omesso un riferimento alla geopolitica collegata al ruolo della commodity nel quadro del dibattito sulla transizione energetica che nel mondo sta determinando un confronto tra le maggiori economie del pianeta sia sul piano politico ufficiale che su quello, sotterraneo, della guerra per la supremazia/sopravvivenza che ogni paese gioca segretamente.

Infatti ci sono come noto alcune economie che mostrano una dipendenza importante della ricchezza nazionale dalla disponibilità delle varie fonti di energia. Si registra la nuova presa di posizione della UE che, imbrigliata dalla politica che detta l’agenda delle sue azioni, con perfetto stile veltroniano direi, colloca il gas naturale tra le possibili fonti di energia ammesse nella transizione.   

La ciclicità invece ha a che fare con l’influenza che su di esso esercita il momento del ciclo economico. Questo aspetto solitamente non presenta particolari problemi di lettura ma il contesto di pandemia che viviamo lo rende più difficile da valutare visto il rinnovato timore di contrazione economica che la nuova variante del virus sta diffondendo tra gli operatori economici.
Una nuova generalizzata situazione di lock down farebbe rivivere potenzialmente lo scenario della primavera del 2020 il cui grado di severità dipenderebbe da quanto subdolo dovesse dimostrarsi la variante del virus.
Mentre stagionalità e ciclicità possono idealmente essere considerati come componenti strategiche dell’operatività, la volatilità del momento può essere considerata come una componente prettamente tattica che permette di meglio calibrare l’operatività e guidare in definitiva l’implementazione della strategia di investimento.

Detto ciò, il grafico (logaritmico) settimanale dei prezzi mi sembra quello che meglio permette di inquadrare il momento. La lunga corsa dai minimi della pandemia è frutto della ripartenza delle economie, delle scaramucce geopolitiche e da una buona componente di speculazione, d’altronde tipica di questi tipi di asset.