Gbp all’interno di fasce dopo il PIL, l’oro continua a salire

 | 26.02.2014 15:20

Stamattina il Regno Unito ha pubblicato dati stabili sulla crescita del PIL, il movimento di prezzo sul complesso GBP è stato contenuto. Il cable è sceso da 1,6702, mentre l’EUR/GBP si è impennato brevemente fino alla media mobile a 21 giorni. In Europa, chi opera sull’EUR rimane cauto sul lato ascendente; permangono solide offerte prima di 1,3773, sopra questo livello ci sono gli stop. Il consistente rischio al ribasso dovuto a possibili commenti accomodanti della BCE frena la propensione. Oro e argento consolidano i guadagni, anche se la correlazione fra i prezzi è scesa ai minimi dal 2012. In Cina, per il secondo giorno consecutivo, lo yuan è rimasto sotto la quotazione ufficiale, le scommesse a breve termine sono scese significativamente.


Nessuna sorpresa dal PIL del Regno Unito

Stamattina il Regno Unito ha pubblicato le cifre preliminari sul PIL relative al quarto trimestre. Il PIL t/t del quarto trimestre si è attestato allo 0,7%, mentre quello a/a al 2,7%, leggermente inferiore al 2,8% previsto. La crescita inferiore alle attese di consumi privati (+0,4% contro il +0,6%) e spesa pubblica (+0,3% rispetto allo 0,5% previsto) è stata compensata dall’espansione molto più rapida della formazione lorda di capitale fisso (+2,4% contro l’1,4% previsto e l’1,5% precedente) e dal rafforzamento della bilancia commerciale (esportazioni +0,4%, importazioni -0,9%), nonostante l’apprezzamento della GBP nel quarto trimestre. Secondo la Commissione Europea, la crescita nel Regno Unito dovrebbe “continuare a essere generata esclusivamente dalla domanda interna, le esportazioni nette rimarranno deboli e miglioreranno molto lentamente”.

Sui mercati valutari la coppia GBP/USD non è riuscita a salire oltre 1,6702, l’EUR/GBP è schizzato brevemente sopra la media mobile a 21 giorni (0,82515) prima di riscendere sui livelli giornalieri medi. Il tentativo fallito di generare momentum dovrebbe frenare i tori della sterlina prima della zona di fornitura a 1,6700/50. Analizzando i livelli tecnici, vediamo che il momentum tendenziale sta perdendo slancio e quindi nei prossimi giorni potrebbe esserci un calo del cable. Per la coppia GBP/USD continuano a esserci ordini d’acquisto per le opzioni sopra 1,6685, mentre le pressioni al ribasso dovrebbero entrare in gioco prima del supporto a 1,6585/1,6600.

L’EUR/GBP continua a non avere una direzione precisa dopo il dato piatto riferito al PIL. Il MACD è marginalmente sopra la linea dello zero e dovrebbe rimanere positivo in caso di chiusura superiore a 0,82000. Anche se i livelli tecnici giornalieri sono lievemente rialzisti, si sta formando interesse a vendere sotto la regione 0,82000/0,81900.

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L’oro supera la resistenza pari al 61,8% di Fibonacci

L’oro ha superato la resistenza che corrisponde al 61,8% di Fibonacci (sul calo in atto da agosto a dicembre 2013) pari a 1.337,79 USD, raggiungendo quota 1.345,52 USD (mentre scriviamo). Gli indicatori di trend e momentum rimangono costantemente rialzisti e il prossimo obiettivo è 1.375 USD (76,4% di Fibonacci). Sul lato discendente, si susseguono ordini sopra la media mobile a 200 giorni (attualmente a 1.301,54 USD). L’argento testa invece quota 22 dollari. S’intravedono ordini per opzioni in scadenza oggi sopra 22 USD, il prossimo obiettivo è 22,80 USD (61,8% di Fibonacci sul calo in atto da agosto a dicembre 2013). La diffusa debolezza dell’USD è sicuramente un fattore comune nella tendenza all’aumento dei prezzi. Tuttavia, la correlazione a 40 giorni fra oro e argento è scesa al 77%, minimo da marzo 2012, e ciò testimonia l’esistenza di operazioni dettate dalla propensione al rischio.


Aggiornamento sullo yuan

Per il secondo giorno consecutivo, lo yuan rimane sotto la quotazione ufficiale; stanotte l’insolita flessione dello yuan ha fatto salire l’USD/CNY ai massimi da 7 mesi. Stando alle voci di mercato, le banche agenti stanno comprando USD/CNY e USD/CNH per iniettare un po’ di volatilità, l’idea di fondo è evitare scommesse speculative unidirezionali ora che la PBoC mira ad allargare la banda di oscillazione dello yuan. Forse questa mossa non ha niente a che fare con un intervento sostenibile per indebolire lo yuan.

Si dice che banche e investitori istituzionali comprino, mentre gli esportatori continuerebbero a vendere. Secondo il WSJ, l’enorme volume di scambi giornaliero sullo yuan si attesta in media intorno a 120 mld USD al giorno, e questo fa dello CNY la nona valuta più scambiata al mondo. La scommessa più comune è lunghi su CNY contro CNH. In questa fase, gli operatori asiatici mantengono la loro impostazione rialzista sullo CNY, a dispetto delle debolezza di breve termine. Le offerte dovrebbero entrare in gioco prima di 6,1500 (resistenza di maggio-giugno).