Geox: analisi tecnica.

 | 12.01.2017 12:41


Geox SpA (MI:GEO)ha inviato segnali di ripresa nelle ultime settimane recuperando terreno dai minimi a 1.79 euro.

Un rimbalzo che non muta la possibilità che il titolo possa incappare in nuovi passi falsi riprendendo la discesa verso quota 2.10 e 2.05 euro.

Ciò potrà avvenire fin quando in corsi non riusciranno ad abbattere la prima resistenza a 2.35 e 2.40 euro.

Oltre questi ostacoli il quadro grafico di medio termine migliorerà e ci saranno buon chance che il titolo possa avvicinarsi alla resistenza chiave di medio/lungo termine a 2.47 euro (oltre questo livello in chiusura, spazio ad allunghi fino in area 2.74 euro). Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 18%, il 40% in 12 mesi, il 27% in 3 anni ed il 3% in 5 (dal 2004 ad oggi -58%).

Geox chiude i primi nove mesi del 2016 con un fatturato in crescita del 4,3% grazie a una ottima performance del canale multimarca, in aumento del 11,3% e delle vendite on-line che crescono di oltre il 30%. Gran Bretagna, Russia e i paesi dell’Est Europa trainano questa crescita con performance a doppia cifra; inoltre si vede, nelle ultime settimane, una positiva inversione di tendenza nelle vendite realizzate nei negozi in Cina.

Il canale multimarca mostra ottimi risultati anche nella raccolta ordini per la prossima stagione Primavera/Estate 2017, in crescita del 9%, guidata da una generalizzata solida performance in Italia e nei principali mercati, unita a un trend molto positivo in altre aree geografiche tra cui la Cina.

Questi risultati sono stati ottenuti grazie alla costante implementazione della nostra strategia di sviluppo – in primis l’innovazione di prodotto – e sono ancora più significativi in quanto realizzati in un contesto di mercato particolarmente volatile. Il gruppo pertanto ancora più si focalizza sulla ricerca della massima efficienza, in particolare produttiva e di gestione del retail, che porti a un incremento delle performance e a una crescita sostenibile e profittevole.

Medie mobili esponenziali:
il prezzo è collocato al di sopra di Ema20, quest’ultima è superiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria non è in atto l’orientamento più rialzista possibile.