Mike Zaccardi, CFA, CMT | 14.12.2022 12:42
La volatilità è stata elevata nel 2022, ma le previsioni di un’impennata massiccia sul CBOE Volatility Index sono cadute nel vuoto. Il massimo che gli orsi sono stati in grado di ottenere quest’anno è un’occasionale impennata della volatilità verso i 30 anni durante i giorni peggiori di Wall Street.
Ciò può essere sorprendente se si considera tutto ciò che è stato affrontato, come i dati sull’inflazione, una Fed decisa a schiacciare le azioni, una guerra, un crollo del mercato immobiliare e prezzi del gas da record. Si potrebbe pensare che qualche evento, come il crollo dell’FTX, abbia scatenato un’ondata di vendite che ha portato il cosiddetto “indicatore di paura” almeno a metà strada.
Volatilità: alta ma non estrema quest’anno
Nonostante la storia di impennate al di sopra di 40 durante i mini-panici, la volatilità, pur avendo una media di 26 per l’anno, si è limitata a un intervallo tra 19 e 37 utilizzando i livelli di chiusura. Per contestualizzare, nei suoi oltre 30 anni di storia, il VIX ha avuto una media di poco inferiore a 20. Di conseguenza, nel 2022 i premi delle opzioni sono stati un po’ più cari del solito. Questo fa sì che un gruppo di ETF abbia un’ottima reputazione.
Fonte: Stockcharts.com
Gli ETF Covered Call utilizzano strumenti derivati per aumentare il loro rendimento. Anche se sembra complesso, la strategia è piuttosto semplice. La maggior parte di questi fondi si limita a vendere opzioni call sulle posizioni del rispettivo portafoglio. Durante le fasi di alta volatilità del mercato generale e quando le azioni sono in ribasso, questi fondi ottengono generalmente buone performance.
Trovo che ci siano tre importanti ETF covered call che hanno guadagnato terreno negli ultimi 12 mesi, quando la volatilità è tornata al di sopra della norma e le azioni continuano a faticare.
I 3 grandi titoli dell’indice
Fonte: Stockcharts.com
La vendita di call a fronte di posizioni azionarie lunghe darà nuovamente i suoi frutti nel 2023?
Si tratta sempre di una domanda da sfera di cristallo, ma con una volatilità che si mantiene sugli anni ‘20 e una prima metà del prossimo anno che potrebbe essere difficile, si tratta di operazioni interessanti per gli investitori attivi e per coloro che desiderano una certa protezione pur mantenendo un’esposizione azionaria.
Sapere cosa si possiede
Se i mercati continueranno a registrare grandi guadagni e una minore volatilità, gli ETF covered call quasi certamente sottoperformeranno. Nel 2021 i fondi indicizzati hanno battuto questo nascente spazio ETF con percentuali considerevoli, anche se l’anno scorso l’azione dei prezzi delle small cap, spesso priva di trend, ha portato a rendimenti più elevati per RYLD rispetto a IWM. Per quanto riguarda le commissioni, ciascuno dei tre principali fondi covered call non è economico, con un rapporto di spesa annuo dello 0,60%.
Fonte: Stockcharts.com
Morale della favola
Scommettete sul 2023. Se la volatilità continuerà ad essere elevata e i rendimenti azionari saranno mediocri, potrebbe essere un altro anno solido per gli ETF covered call.
Nota: Mike Zaccardi non possiede nessuno dei titoli menzionati nel presente articolo.
Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.