Oro: quali sono gli scenari a 2 settimane dalle elezioni USA?

 | 20.10.2020 15:36

Quando mancano due settimane alle elezioni presidenziali statunitensi, alcuni trader potrebbero aver saggiamente scelto di non fare grosse puntate, e qualcuno di non puntare affatto. Entrambe le posizioni sono comprensibili, data l’incertezza dell’esito, a prescindere da ciò che dicono i sondaggi.

Ma che fare se siete trader dell’oro intenzionati a mantenere la posizione o ad aumentarla? Quali sono i probabili scenari che vi si prospettano?

Ci sono conclusioni positive e negative, indipendenti dal risultato delle elezioni.

Ma buona parte di queste deduzioni logiche (compresi sia fattori fondamentali che tecnici) potrebbe avere a che fare con una cosa: lo stimolo per il coronavirus negli USA e l’eventualità che si arrivi ad un qualche accordo nel corso della giornata tra il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin e la Presidente della Camera dei Rappresentanti Nancy Pelosi.

Sebbene nessuno si aspetti che la protezione stipendi arrivi agli americani prima delle elezioni del 3 novembre, un accordo per avviare il processo dopo il voto potrebbe spingere istantaneamente l’oro.

L’oro USA con consegna a dicembre ha chiuso la seduta di ieri in salita di 5,30 dollari, o dello 0,3%, a 1.911,70 dollari l’oncia, poco prima dell’annuncio che resta un divario tra Pelosi e Mnuchin per quanto riguarda l’accordo. I due parleranno di nuovo oggi.

Oro vincolato alle notizie sullo stimolo; in pochi sono fiduciosi per un accordo, però

Sul mercato dell’oro non sembra esserci molta fiducia nelle trattative, con il contratto di dicembre sceso di 8,55 dollari, o dello 0,5%, a 1.903,15 dollari alle 1:37 ET di questo martedì.

L’oro spot, che rispecchia gli scambi in tempo reale dei lingotti, è sceso di 3,63 dollari, o dello 0,2%, a 1.900,51 dollari.

Jeffrey Halley, analista di OANDA a New York, da Sydney scrive:

“I mercati finanziari sono perlopiù bloccati in modalità “cane che si morde la coda”, in quanto le voci su elezioni USA, stimolo fiscale e COVID-19 fanno così tanto rumore da disturbare ciò che conta”.

 ”L’oro continua ad essere scambiato in range da entrambe le parti dei 1.900 dollari l’oncia, in scambi sottotono. È chiaro che l’oro si sta muovendo su sfumature in altri mercati e non solo sui suoi fondamentali. Tuttavia, i range sempre più compressi continuano a formare una formazione a triangolo che suggerisce l’arrivo di un enorme breakout, con il potenziale di muovere oltre 100 dollari l’oncia”.

Halley afferma che, tecnicamente, il vertice del triangolo dell’oro si trova a 1920 dollari, mentre la base a 1.890 dollari, con la media mobile su 100 giorni a poco meno, a 1.875 dollari.

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“Una chiusura giornaliera al di sopra o al di sotto di questi livelli che segnalano un breakout sta finalmente partendo. In tutta probabilità, però, il fattore di innesco arriverà da un’altra parte e, di conseguenza, aspettare di capire da che parte cadrà l’albero rappresenta forse la strategia migliore per ora”.