Greggio: breakout bullish a 80 dollari all’orizzonte malgrado inizio di settimana lento

 | 20.02.2024 15:31

  • I prezzi del greggio hanno iniziato la settimana al ribasso, ma un breakout bullish è ancora possibile dati i recenti trend positivi.
  • I trader seguiranno il ritorno della Cina dopo le feste, gli utili di Nvidia e i dati PMI di giovedì per indizi sul prezzo del petrolio.
  • Malgrado le difficoltà, persiste una prospettiva bullish se il WTI dovesse restare sopra i 76,00 dollari.
  • Dopo due giorni consecutivi di rialzo verso la fine della scorsa settimana, il greggio ha iniziato la nuova settimana con una traiettoria in discesa. Al momento della scrittura, i prezzi del petrolio mostrano un calo di circa mezzo punto percentuale.

    Tuttavia, in base a quelli che interpreto come movimenti di prezzo positivi nelle ultime settimane, la probabilità di un breakout bullish sembra più plausibile di un sell-off, e potrebbe avvenire nel corso della settimana.

    Su cosa si concentreranno i trader del petrolio questa settimana?

    I mercati statunitensi sono rimasti chiusi per il Presidents’ Day ieri, lasciando la settimana vuota di eventi macroeconomici significativi da seguire con attenzione. Tuttavia, l’attenzione si sposta sulla Cina dopo una settimana di festa, che dovrebbe iniettare liquidità nei mercati globali. Inoltre, i risultati di Nvidia (NASDAQ:NVDA) a metà settimana potrebbero influenzare il sentimento di rischio.

    Un altro punto focale per i trader del petrolio saranno i dati di giovedì sugli indici globali PMI manifatturieri e dei servizi, soprattutto per la Germania e la zona euro, dove la crescita economica è rimasta indietro rispetto agli Stati Uniti. Questi dati PMI offriranno dettagli sullo stato di salute delle principali economie sviluppate, molte delle quali sono importatrici nette di petrolio. Dati PMI più robusti del previsto potrebbero supportare i prezzi del petrolio, indicando una potenziale forza della domanda. Al contrario, dei dati PMI deboli potrebbero scatenare i timori di una recessione, con una pressione ribassista sui prezzi del petrolio.

    Intanto, il report settimanale sulle scorte di greggio USA sarà rinviato di un giorno e arriverà giovedì anziché mercoledì, a causa della festa di ieri.

    Cosa sta trainando i prezzi del petrolio?

    Il petrolio è stato piuttosto altalenante nelle ultime settimane, in parte per via della forza del dollaro. Nonostante fattori di supporto come le tensioni in Medio Oriente, l’intervento dell’OPEC e le speranze di un miglioramento economico in Cina, l’impatto del dollaro ha controbilanciato queste misure.

    Un altro fattore che contribuisce alle difficoltà del petrolio sono i report sulle scorte USA poco ottimistici ultimamente. La scorsa settimana, la Energy Information Administration (EIA) ha riportato un aumento molto maggiore del previsto delle scorte a 12,0 milioni di barili, dopo l’aggiunta superiore alle attese di 5,5 milioni di barili la settimana prima.

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    L’aumento è stato dovuto principalmente ai tassi ridotti di utilizzo nelle raffinerie, che ha portato a un calo delle scorte di benzina di 3,66 milioni di barili nella settimana, la seconda consecutiva in calo, e che ha spinto le scorte di benzina sotto la loro media quinquennale.

    Un continuo aumento delle scorte di greggio commerciali potrebbe segnalare una minore domanda o maggiori scorte, entrambi fattori negativi per i prezzi del greggio. Tuttavia, la minore attività di raffinazione potrebbe essere attribuita anche alla manutenzione stagionale. Aspettiamo il report di questa settimana per avere maggiore chiarezza.

    Nonostante questi problemi, secondo me i rischi per il petrolio restano inclinati al rialzo, in quanto ci sono poche altre influenze negative, oltre a quelle menzionate, a pesare sui prezzi del greggio. Ciononostante un segnale tecnico “buy” è ora necessario, in quanto lo slancio della ripresa è svanito.

    Analisi tecnica del WTI e idee di trading