Come trovare un senso alle valutazioni dei titoli S&P 500

 | 11.12.2020 14:25

Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

I titoli azionari in tutto il mondo corrono da marzo. Possiamo considerarlo un rally dovuto alla liquidità, spinto dallo slancio, che ha portato le compagnie con i tassi di crescita degli utili più veloci a segnare alcune delle valutazioni più alte da decenni. Persino l’indice S&P 500 ha visto il suo rapporto PE a schizzare ad oltre 20, in base alle stime sugli utili 2021.

Possiamo attribuirlo ai tassi bassissimi dovuti alla politica monetaria aggressiva alla luce della pandemia di coronavirus. Gli investitori si affannano a trovare nuovi modi per valutare i titoli azionari e il mercato generale. Ma, solo perché questi indicatori creativi hanno contribuito a far salire il mercato, ciò non cambia la realtà della situazione, ossia che i titoli sono storicamente sopravvalutati.

S&P 500 e PIL USA 

Consideriamo che l’indice S&P 500 è scambiato a ben oltre il 150% rispetto al PIL totale dell’economia statunitense: il livello più alto mai registrato. E, sì, anche se il PIL dell’economia statunitense rimbalzerà considerevolmente nei prossimi anni, superando i massimi del 2019 di quasi 20 mila miliardi di dollari, è probabile che ci voglia un po’ di tempo prima che superi i 30 mila miliardi di dollari, la capitalizzazione di mercato dell’indice S&P 500 ad oggi.