I fondamentali del Brent dovrebbero spingere su il prezzo

 | 16.09.2019 16:00

I future del Brent hanno segnato un’impennata del 13,6%, o 8,20 dollari, all’apertura di oggi, raggiungendo i 68,50 dollari, dopo che una serie di attacchi di droni ha bloccato metà della produzione petrolifera saudita, riducendo le scorte globali del 5%. Peggiorando l’impatto della carenza di scorte sul prezzo, un’accesa discussione tra Stati Uniti ed Iran ha amplificato la minaccia di un intervento militare.

Tuttavia, il prezzo ha poi ridotto il rimbalzo al 9,4%. Dal momento che i fondamentali ed i rischi geopolitici non sono cambiati, la decelerazione è probabilmente dovuta alle prese di profitto in seguito al balzo più alto del contratto dal suo lancio nel 1988.

In effetti, la riduzione da parte del Brent dell’impennata maggiore mai registrata potrebbe rappresentare un’opportunità di acquisto sul calo, in quanto il ribasso sembra basato puramente sugli scambi tecnici. Considerato che la produzione petrolifera saudita dovrebbe restare ben al di sotto della capacità per settimane, il prezzo probabilmente tornerà a segnare delle impennate. Una escalation militare nella regione non farebbe che accelerare ed accentuare tale movimento del prezzo.

L’analisi tecnica supporta questa teoria, come dimostra il grafico seguente.