I mercati azionari asiatici si stabilizzano

 | 28.07.2015 10:34

Market Brief

La calma relativa è tornata sui mercati azionari. Ieri, il crollo delle borse cinesi ha generato scosse sui titoli azionari europei e statunitensi. Vi è stata altresì una sostanziale capitazione sui mercati delle materie prime. Il portavoce dellaCommissione di regolamentazione dei valori mobiliari cinese,Zhang Xiaojun, ha affermato che le autorità di regolamentazione avrebbero continuato a "stabilizzare" il mercato azionario per "prevenire il rischio sistemico." Detti commenti rispondevano alle voci secondo cui il governo cinese avrebbe ripercorso le misure di sostegno. Altrove, con il robusto dato IFO tedesco e con il rilascio da parte della Fed della sua previsione di crescita rivista del PIL2015 dell’1,55%, ha prevalso chi ha mantenuto il sanguefreddo. La propensione al rischio permane debole, ma non aleggia la sensazione di panico percepita in precedenza. Gli indici regionali in Asia sono altalenanti con il Nikkei e l'Hang Seng in sudello 0,12% e dello 0,83% rispettivamente, mentre lo Shanghai Composite è nettamente in giù del -3.25%. Nei mercati valutari, l’USD ha recuperato alcune delle perdite di ieri. L’EUR/USD è stato negoziato marginalmente al di sotto a 1,1065 da 1,1100, mentre l’USD/JPY ha recuperato a 123,60 da 123,10. Le valute delle materie prime vengono negoziate a livello leggermente superiore. L’AUD/USD è salito a 0,7327 da 0,7240. Gli operatori dell’AUD/USD permangono concentrati sull'obiettivo ribassista a 0,7185. I titoli del Tesoro USA a 10 anni hanno superato i 2 punti base, giungendo al 2,24%, in quanto la debolezza dei prezzi delle materie prime ha pesato sulle aspettative di inflazione degli investitori statunitensi. Nella seduta europea i negoziati a lungo posticipati tra i creditori e la Grecia dovrebbero prendere il via. Il tema saranno le riforme che la Grecia dovrà attuare per accedere agli ulteriori 86 mld di euro che costituiscono il terzo pacchetto di salvataggio. Sui fronte dei dati, la fiducia dei consumatori italiani a luglio dovrebbe calare da 109,5 a 109,0 e la fiducia delle imprese si prevede segni una flessione da 103,9 a 103,7. Nel Regno Unito si prevede una brusca salita del PIL dallo 0,4% t/t allo 0,7% t/t nel 2t. Questo dato solido dovrebbe aumentare la probabilità che i membri della BoE, Wheale e Mcafferty, votino per una política restrittivanel corso della riunione di agosto. Poiché il tema di politica monetaria diverge, una GBPrafforzata ne dovrebbe trarre i principali beneficicon le aspettative per un aumento del tasso a febbraio 2016 in ascesa. Attualmente la BoE non sembra realmente preoccupata per la forza della GBP, il che dovrebbe permettere alla GBP di essere negoziata a un livello superiore a fronte di EUR e USD. La copia GBP/USD dovrebbe essere sostenuta dal canale rialzista a 1,5483 con un obiettivo di gamma a 1,5732. È previsto un aumento delle vendite al dettaglio svedesi dallo -0,1% m/m allo 0,7% m/m nel mese di giugno. Le pesanti azioni politiche della Riksbanks non hanno davvero sortito effetto sull’EUR/SEK, ma con gli operatori che si concentrano nuovamente sulla politica della banca centrale, il SEK dovrebbe registrare una pressione di vendita. Negli Stati Uniti la fiducia dei consumatori a luglio segna una flessione da 101,4 a 100,0. La FOMC avvieràla sua due giorni di incontro d’impostazione politica. A questo punto il mercato è pienamente maturato in un aumento del tasso a settembre. Vi è un rischio significativo per il quale nell’ambtio della riunione di domani presso la FOMC, Yellen fornirà una visione accomodante che deluderà i tori dell’ USD. Tuttavia, il nostro parere è che siamo sulla buona strada per un aumento dei tassi a settembre (i dati su crescita e inflazione permangono stabili), e qualsiasi posizione reale sull’USD attenderà (cioè operazione defilate fino a settembre o un repentino cambiamento dei dati).

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Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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