Marco Bernasconi | 22.06.2021 09:33
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Nel video in basso l'analisi completa con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.
A Wall Street si dice:
“Non importa se l’azione sale o scende; fin tanto che si muove c’è la possibilità di fare trading.”
Gregory J. Millman
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è salito del +1,40%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono positivi: Nasdaq +0,02%, per l’S&P 500 +0,15% e per il Dow Jones -0,23% circa.h5 Perché il mercato ha chiuso positivo nell’ultima sessione a Wall Street?/h5
Il mercato azionario sta avendo il sostegno dell’ottimismo secondo cui un ritmo più rapido delle vaccinazioni in tutto il mondo contro il Covid porterà a un allentamento delle restrizioni e continueranno a stimolare l’attività economica.
Questa notte le azioni asiatiche sono rimbalzate dalle perdite della sessione precedente, seguendo il recupero di Wall Street dal comunicato della Federal Reserve che ha fatto capire alla comunità finanziaria che alla fine fornirà meno supporto ai mercati.
L’ultimo attacco di nervosismo su un possibile allentamento dell’aiuto da parte della Federal Reserve e di altre banche centrali sembra essere per il momento passato.
In Asia l’aumento dei casi di coronavirus rimane comunque una preoccupazione.
A questo punto il mercato e gli investitori stanno ancora provando a calcolare tutte le possibili conseguenze della previsione della Fed che ha fatto capire che potrebbe iniziare ad aumentare i tassi di interesse a breve termine entro la fine del 2023.
Certamente sarebbe prima di quanto tutti pensavano in precedenza.
La Fed ha anche iniziato a parlare del rallentamento dei programmi destinati a mantenere bassi i tassi a lungo termine, e questo io lo vedo come un riconoscimento dell’economia in rafforzamento ma anche della minaccia di una maggiore inflazione.
La reazione immediata del mercato alle notizie della Fed della scorsa settimana è stata nervosa e istintiva e ha provocato un calo del mercato azionario e ha spinto i tassi di interesse più in alto.
Spiego che tecnicamente tassi più alti fanno sembrare i prezzi delle azioni, che sono saliti più velocemente dei profitti aziendali, ancora più cari di quanto non lo siano già.
Però attenzione non è che la Fed abbia detto che alzerà presto i tassi dal loro minimo record vicino allo zero.
Io credo che i mercati dopo lo spavento iniziale abbiano capito che la marcia verso una politica monetaria e fiscale più normale quando l’economia si sarà ripresa completamente, sarà una marcia molto lunga.
Nel frattempo, il sostegno della Federal Reserve e del governo americano continuerà ad aiutare i mercati azionari.
I mercati hanno rapidamente digerito la Fed e sono già alla fase successiva.
Qualche volta ascolto commenti nei quali i trader mi dicono che preferiscono stare fuori dal mercato perché prevedono un imminente ribasso. Mi è successo diverse volte nelle ultime settimane di udire questi commenti. Questa strategia non ha pagato e coloro che hanno preferito uscire e guardare da fuori adesso non sanno cosa fare. I mercati non si affrontano così, è proprio durante la volatilità del mercato il momento in cui deve avvenire la ricostruzione del portafoglio, e che è fondamentale non sbagliare timing e comprare i titoli giusti.
La volatilità permette ai portafogli preparati di tornare liquidi ed utilizzare questa liquidità per acquistare i titoli giusti, nel momento giusto, a prezzi notevolmente più bassi.
Il trading finanziario consiste esattamente in questo.
Per verificare la qualità del mio lavoro vi consiglio di visitare la mia pagina statistica.
h5 I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:/h5
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,489% dall’1,363% del giorno precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1680$ dollari l’oncia ha guadagnato 103$ ed adesso si attesta sui $1783 dollari.
Il prezzo del greggio americano è salito di 13 centesimi chiudendo a 73,25 dollari al barile.
L’indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 17,89 leggermente sopra al minimo di 15,04 nuovo minimo degli ultimi quattro anni.
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