I motivi, la previsione e i tempi del crollo che ci sarà sui mercati

 | 20.03.2017 09:40


Dai minimi del 2009 i mercati americani, a seguire tutti gli altri, sono saliti in maniera praticamente ininterrotta fatto salvo per qualche breve ritracciamento.

In queste situazioni i violenti ribassi, che prima o poi arriveranno, fanno particolarmente male in quanto dai grafici è impossibile capire tempestivamente il loro arrivo.

Ecco perchè tutti ricordano con particolare "dolore" i ribassi del 2000 e del 2008. Si veniva da rialzi pluriennali e tutti pensavano che il mercato potesse solo salire.

Quando ci si è accorti che non si trattava del solito ritracciamento era ormai troppo tardi.

Voglio, quindi, in questo articolo analizzare alcuni degli indicatori di sentiment più importanti che potrebbero aiutarci a capire cosa ci aspetta nel futuro immediato.Il P/E ratio di Shiller

Il tradizionale parametro P/E esprime il rapporto tra quotazioni di un titolo o di un indice e utile per azione del singolo titolo o utile medio delle società rappresentate nel paniere dell’indice.

Il rapporto P/E è il prezzo di mercato per azione diviso il dividendo annuale per azione.

Ad esempio, se un titolo è scambiato a 15 per azione e l'azienda ha un guadagno annuale di 1 per azione, il titolo ha un rapporto P/E di 15. Se avete acquistato un'azione per 15, nel corso dei prossimi 15 anni si ottengono i soldi indietro i soldi investiti e ancora si possiede il titolo.

Nel caso del P/E di Shiller l’utile è rappresentato non dai risultati relativi all’ultimo bilancio, ma dalla media degli utili a 10 anni.

La media storica del P/E è intorno a 16.7, sebbene le sue oscillazioni siano molto ampie.

Il P/E storico sui mercati americani è mostrato nel grafico seguente.

Notiamo subito come questo indicatore non è infallibile (i.e. non può essere usato come strumento di trading), ma valori troppo elevati devono mettere in guardia da possibili tracolli dei mercati.

Attualmente il P/E quota in area 29.8 con una sopravvalutazione rispetto alla media storica di circa l'80%. Da notare come tali valori del P/E sono stati raggiunti solo nel 1929 e nel 2000.