Marco ZoomProfit | 02.07.2021 12:05
Lettera agli investitori - Una battaglia tra inflazione e deflazione.
30 Giugno, 2021
Dollaro
Il dollaro USA ha visto un forte aumento di prezzo dopo il FOMC di Giuno. I tassi reali a breve termine sono una delle variabili più importanti a sostegno della valuta insieme ai deficit gemelli (quest’espressione indica un disavanzo concomitante sia di Bilancio Pubblico che delle Partite Correnti), ed il mercato ha rapidamente scontato una maggiore probabilità di aumento dei tassi nel 2023.
Ciò pone l'indice del dollaro in un territorio di incertezza. Non ha mai registrato un nuovo minimo a maggio rispetto a gennaio e finora nemmeno questo rimbalzo gli ha permesso di raggiungere un nuovo massimo. Tuttavia, il tasso di cambiamento dopo la dichiarazione del FOMC è stato piuttosto interessante ed ha esercitato una pressione al ribasso su varie asset classe (es. materie prime). Rimaniamo strutturalmente ribassisti sul dollaro come aspettativa principale con una visione pluriennale, anche se in maniera meno "intensa" rispetto al 2020.
Ci sono alcune coppie di valute specifiche che hanno registrato nuovi minimi. L'DBKGn ): se il decennale rende 1,5% e il CPI è 5%, i tassi sono negativi per il 3,5%, il valore più basso dal 1980. Infatti, negli ultimi 70 anni, ci sono stati solo 10 mesi in cui i tassi sono stati più negativi.
Questo è pro-inflazione. Perché? Perché se i tassi reali sono negativi, sei effettivamente pagato per comprare beni materiali e beni durevoli ora. Se la cosa va avanti abbastanza a lungo, i consumatori cominceranno ad accumulare. Il mercato del lavoro è tornato. Il consumatore è tornato. L'unica cosa che sta andando "to the moon" non è il dogecoin, è M2 (offerta di moneta). L'inflazione è sostenibile (non transitoria).
Recentemente, nella sua lettera di Giugno, il fondo Crescat Capital con la quale siamo a contatto, ha riassunto in alcuni punti principali la tesi che propende all’inflazione per il lungo termine:
Un'aspetto molto importante che ha permesso nel periodo 2010-20 all'inflazione di rimanere relativamente bassa è stato un mercato del lavoro impotente e nessuna pressione salariale, il che ha invalidato la Curva di Phillips.
In macroeconomia, la curva di Phillips è una relazione inversa tra il tasso di inflazione e il tasso di disoccupazione. Essa sostiene che un aumento della disoccupazione risulta correlato ad un relativo decremento del saggio dei prezzi ovvero della domanda aggregata.
Il basso livello di disoccupazione aumenta il potere negoziale dei lavoratori, permettendogli di chiedere maggiori salari nominali. Per proteggere i profitti, i datori di lavoro alzano di conseguenza i prezzi, per cui una bassa disoccupazione causa inflazione.
Una delle caratteristiche della moderna economia industriale è però quella che i lavoratori non incontrano i datori di lavoro in un mercato perfetto di concorrenza perfetta, ma operano in una combinazione complessa di mercati imperfetti, monopoli, monopsoni, con la presenza di sindacati, e altre istituzioni. In numerosi casi, possono non avere la forza di negoziazione per "agire" in base a quelle che sono le loro aspettative, così come è stato nel periodo 2010-2020, dove non c'è stata nessuna pressione salariale.
Il reddito di base universale (Un reddito di base universale (UBI (MI:UBI)) sarebbe un pagamento mensile in contanti incondizionato recevuto da tutti, indipendentemente dall'età, dal reddito o dall'occupazione, per coprire i costi di base della vita e consentire a tutti di esser parte della società) cambia tutto ciò? Diciamo di sì. Soprattutto negli USA negli ultimi 18 mesi ci sono stati grandi sussidi, il che dà più potere ai lavoratori, nel 2010-2020 le società non erano in competizione con l'UBI. E' difficile incentivare le persone a lavorare se possono essere pagate per non fare nulla.
Europa, India e gran parte dell'Asia devono ancora riaprire completamente, mentre gli Stati Uniti stanno per presentare una proposta sulle infrastrutture da 3 trilioni di dollari nei prossimi mesi.
Le obbligazioni si stanno riprendendo dopo una Fed relativamente aggressiva, il diffondersi della variante Covid e le continue critiche della Cina nei confronti dei prezzi troppo alti delle materie prime. Tuttavia, questi fattori saranno ampiamente controbilanciati da una riapertura dell'economia globale unita a enormi programmi di spesa fiscale nel secondo semestre del 2021.
La nostra aspettativa principale continua a essere la sovraperformance del settore value (specialmente se i rendimenti dei Treasury aumentano leggermente nel terzo trimestre), ma ci piace anche selezionare titoli in crescita nel mix di portafoglio.
L’occasione dei prossimi mesi: l’Europa
Ci aspettiamo una crescita del Pil costante nella seconda metà dell'anno e nel primo trimestre del 20222 nell'Eurozona.
Si prevede che l'inflazione salirà da qui fino alla fine dell'anno, per poi decelerare all'inizio del 2022.
I consumi delle famiglie stanno aumentando velocemente in tutti i principali paesi, guardando alle vendite al dettaglio.
Le Vendite al dettaglio rappresentano una misurazione di tutti i beni venduti dai venditori al dettaglio, su una base a campione di punti vendita di tipologie e dimensioni diverse, automobili escluse. Si tratta di un indicatore importante di spesa ed è altresì correlato alla fiducia dei consumatori.
La produzione industriale italiana sta raggiungendo nuovi massimi in termini di variazione percentuale.
L'indice della produzione industriale misura il cambiamento nella produzione totale delle fabbriche, delle aziende e degli erogatori di servizi pubblici. Rappresenta un buon indicatore della forza del settore manifatturiero. Può rappresentare un indicatore chiave dell'impiego nel settore manifatturiero, delle retribuzioni medie e del reddito personale.
A differenza della Cina, i PMI sono in costante miglioramento.
L'indice dei responsabili degli acquisti di servizi (Purchasing Managers' Index, PMI) misura il livello di attività dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero.
Qualsiasi dato superiore al 50 indica un'espansione, mentre un dato inferiore indica una contrazione.
Fornisce un'indicazione sullo stato di salute del comparto manifatturiero e sulla crescita della produzione. Gli operatori esaminano con attenzione queste indagini, dal momento che i responsabili degli acquisti di solito hanno un accesso precoce ai dati relativi alle prestazioni dell'azienda, che possono diventare un indicatore chiave della prestazione economica nel suo insieme.
Reiteriamo la nostra view. Per i prossimi mesi è a nostro parere meglio sovrappesare l'Europa.
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