I tagli sauditi potrebbero fermare il calo del greggio; oro vicino al tonfo?

 | 12.11.2018 16:06

Il prezzo del greggio è salito negli scambi asiatici di questo lunedì dopo che l’Arabia Saudita, il principale esportatore mondiale di greggio, nel weekend ha annunciato l’intenzione di diminuire la sua produzione giornaliera di mezzo milione di barili, nel tentativo di mettere fine al selloff che ha cancellato un quinto del valore di mercato in cinque settimane. Ma i prezzi potrebbero indebolirsi ancora se tra i trader dovesse aumentare la delusione per i previsti tagli maggiori da parte dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC).

L’oro è un’altra materia prima che, questa settimana, potrebbe essere presa di mira dagli orsi che prevedono poco rialzo per il metallo prezioso, vista la serie di aumenti dei tassi USA in programma.

Dopo il forte aumento di venerdì dell’indice sui prezzi alla produzione USA, un’accelerazione nella prossima lettura dell’indice sui prezzi al consumo (IPC) e delle vendite al dettaglio potrebbe spingere ulteriormente il dollaro, creando problemi per la maggior parte delle materie prime valutate in dollari, la valuta di riserva globale. Oltre ai dati statunitensi, gli investitori esamineranno anche i dati della zona euro sull’indice IPC e sul PIL.

Se dovesse persistere il clima di bassa propensione al rischio tra gli energetici e i metalli, gli investitori long sulle materie prime potrebbero trovare consolazione sui mercati agricoli, con l’esperto di previsioni sui prezzi del raccolto Shawn Hackett che riporta segnali “buy” a breve termine per soia, farina di soia, frumento, cotone, succo d’arancia e legname.

h3 L’OPEC potrebbe intervenire con urgenza/h3