I titoli di Piazza affari che perdono terreno da oltre 20 anni

 | 17.04.2020 19:33

h2 Rubrica statistiche

Alcuni titoli di Piazza Affari che perdono terreno da oltre 20 anni e che hanno fatto registrare performance deludendi cedendo anche addirittura oltre il 90%.

Esclusi i titoli del settore bancario fortemente penalizzato negli ultimi anni.

Dal 2000 ad oggi:

Telecom Italia (MI:TLIT): -91.6%.

Il titolo, inserito in un profondo canale ribassita che dura da oltre 20 anni, continua a mostrare tutte le sue difficoltà nel mettere in piedi un convincente e duraturo rialzo. Lo scenario grafico è ancora molto incerto e caratterizzato da grande debolezza che dopo il piccolo accenno di rimbalzo a fine marzo non ha trovato la forza per dare continuità al recupero così come è già successo negli ultimi mesi.

Le quotazioni dovranno portarsi al di sopra di 0.3880 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) almeno per dare qualche piccolo segnale di vitalità anche se ciò non cambierà lo scenario grafico negativo di breve e medio termine. Le prime resistenze strategiche sono ancora abbastanza lontane di cui la prima è posizionata a 0.4400 euro.
Molto più probabile è un ulteriore affondo fino a 0.2980 euro la cui rottura in chiusura proietterà il titolo prima verso i minimi storici e poi a 0.2220 euro (2° target 0.1830 euro). Prestare attenzione alle false partenze.

Mediaset (MI:MI:MI:MS): -90.1%

il titolo continua a perdere terreno nonostante il rialzo di Piazza Affari; difficile di conseguenza trovare aspetti positivi sul grafico ed ora i corsi molro probabilmente andranno a testare il successivo target a 1.67 euro (2° target 1.38 euro).

Segnali di forza nel breve solo oltre la prima resistenza strategica posizionata a quota 2.09 euro (in chiusura e con tenuta di almeno 2 settimane ed aumento dei volumi, almeno oltre 10 milioni) per il test in area 2.22 euro. Ancora molto lontano dalla reale resistenza strategica di medio/lungo periodo a 3.05 euro, obbiettivo abbastanza arduo.

Geox (MI:GEO): -91%.

Situazione di grande precarietà per Geox che non riesce a portarsi al di sopra della prima resistenza a 0.78 euro. Se il titolo non dovesse reagire nelle prossime sedute è probabile che verrà testato il sostegno in area 0.6890 euro la cui violazione in chiusura potrebbe proiettare i corsi fino in area 0.6570 euro in prima battuta.

Solo il superamento di quota 0.78 euro con tenuta settimanale ed aumento dei volumi farà scattare un timido e primo segnale di risveglio.

Beghelli (MI:MI:MI:BE): -92%.

Il supporto in area 0.16 euro rappresenta il prossimo obiettivo dei corsi e avrà il gravoso compito di arginare un'eventuale caduta.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

Primi e timidi segnali di ripresa solo oltre quota 0.1880 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) ma le prime resistenze strategiche sono ancora abbastanza lontane di cui la prima è posizionata a 0.2600 euro.

Tiscali (MI:MI:MI:TIS): -99.9%.

Situazione di grande precarietà per Tiscali che non riesce a portarsi al di sopra della prima resistenza a 0.010 euro. Se il titolo non dovesse reagire nelle prossime sedute è probabile che verrà testato il sostegno in area 0.0087 euro la cui violazione in chiusura potrebbe proiettare i corsi fino in area 0.0082 euro in prima battuta.

Solo il superamento di quota 0.010 euro con tenuta settimanale ed aumento dei volumi farà scattare un timido e primo segnale di risveglio con un primo target in area 0.0011 euro.

Intek Grp: -92%

Area 0.1980 euro rappresenta il prossimo obiettivo dei corsi e avrà il gravoso compito di arginare un ulteriore caduta. Primi e timidi segnali di ripresa solo oltre quota 0.2480 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) ma le prime resistenze strategiche sono ancora abbastanza lontane di cui la prima è posizionata a 0.2750 euro.

Sul fronte opposto invece affondi al di sotto di 0.1980 euro spianeranno la strada a nuovi affondi in direzione dei primi target a 0.1880 e 0.1850 euro.

Class Edit.: -99.3%

brusco scivolone per Class nel corso degli ultimi 6 mesi (-42%). Il titolo ha quasi dimezzato il proprio valore in Borsa. Recuperi fino a quota 0.1750 euro manterrano inalterate le prospettive negative, solo oltre tale livello (in chisuura) verranno generati i primi e timidi segnali di ripresa che saranno più credibili oltre i 0.200 euro.

Sul fronte opposto invece monitorare il sostegno a 0.1000 euro, la cui violazione in chiusura creerebbe i presupposti per un ulteriore affondo fino a 0.098 euro in rpima battuta.

Bialetti: -95%.

il titolo appare incapace di opporsi allo strapotere delle vendite negli ultimi mesi. Se i corsi dovessero continuare a stazionare al di sotto di 0.1800 euro con volumi molto scarsi, molto probabilmente ci sarà una nuova fase ribassista con un primo target in area 0.1240 euro (2° target 0.1165 euro).

Nell'immediato primi segnali di forza solo oltre la prima resistenza strategica posizionata a quota 0.1800 euro (in chiusura e con tenuta settimanale ed aumento dei volumi) per il test in area 0.2000 euro.

Sono stati presi come riferimento SOLO ALCUNI dei titoli che negli ultimi 20 anni hanno ceduto oltre 90 punti percentuali e che nelle prossime sedute potrebbero aggravare la loro performance già fortemente negativa. Sono semplicemente dati relativi alle performance percentuali.

/h2

Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.

Esci
Sei sicuro di voler uscire?
No
Annulla
Salvare le modifiche