I trend degli utili preliminari nel settore dei consumi

 | 25.01.2024 12:29

  • Le vendite al dettaglio di dicembre sono state straordinarie, battendo nel complesso le stime degli economisti
  • Tre compagnie di beni discrezionali hanno dato aggiornamenti sugli utili all’inizio del mese
  • Importante identificare gli elementi di volatilità sul calendario in vista della stagione degli utili della distribuzione del mese prossimo
  • Mai scommettere contro i consumatori americani. È quello che dicono molti esperti, e il report sulle vendite al dettaglio di dicembre pubblicato dallo US Census Bureau mercoledì scorso ha sottolineato la forza delle spese a chiusura del 2023. Sia il dato generale che il “gruppo di controllo”, che esclude alcune categorie volatili, hanno battuto le stime degli analisti. Lo stesso giorno, la National Retail Federation (NRF) ha confermato che gli acquirenti effettivamente sono andati in giro nel Q4: la crescita totale delle spese natalizie è stata del 3,8% rispetto al 2022, sebbene in linea con il range di previsione della NRF da inizio novembre.

    Minori risparmi, crescita dei compensi reali positiva

    Quindi, tutto bene sul fronte della domanda, giusto? Non così in fretta. Manca ancora qualche settimana prima di sentire come sono andati i più grandi e più importanti distributori del mondo nel periodo natalizio. È ragionevole affermare, tuttavia, che l’asticella è stata alzata alla luce di questi nuovi dati. Mentre i risparmi in eccesso del periodo della pandemia continuano a scemare, i lavoratori stanno guadagnando compensi reali positivi, forse al ritmo di oltre l’1% nel 2024, se alcune previsioni sono giuste. Sarebbe un importante vento di coda per le compagnie discrezionali di abbigliamento e merci varie. Le azioni di queste compagnie in generale sono schizzate negli ultimi due mesi dello scorso anno. Il 2024 è stato più duro, come dimostra il crollo di quasi il    10% dell’SPDR® S&P Retail ETF (NYSE:XRT) dal picco segnato poco dopo l’arrivo di Babbo Natale.

    Ma ci sono indizi che possiamo ricavare da alcuni dei distributori nazionali più piccoli? Il nostro team ha individuato tre report sugli utili preliminari che riportano un quadro misto per quanto riguarda lo stato delle spese delle famiglie.

    Boot Barn: stime miste, attesi risultati

    Il 5 gennaio,   Boot Barn (NYSE:BOOT), una compagnia con una market cap da 2,2 miliardi di dollari nel settore dell’abbigliamento all’interno del settore dei beni discrezionali, è schizzata a seguito di una lettura anticipata sull’utile netto diluito per azione del Q3.  La compagnia ora si aspetta che il dato sul profitto superi il suo precedente range di previsione di 1,67-1,79 dollari, anche se l’azienda precede vendite nette del Q3 2024 di 520 milioni di dollari, al di sotto delle stime degli analisti. Nel complesso, le vendite trimestrali su base comparabile dovrebbero scendere del 9,7%, secondo il comunicato stampa della compagnia in vista della ICR Conference all’inizio del mese.

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    BOOT sopporta la situazione da quando il titolo ha registrato un massimo plurimensile sopra i 100 dollari lo scorso agosto. Con le azioni ora a circa -30%, gli investitori sperano che il persistere di spese dei consumatori decenti nel 2024 possa far salire sia i profitti che il titolo. Ne sapremo di più quando arriveranno i dati definitivi sul Q3, mercoledì 31 gennaio.