IL BOTTOM DEVE ARRIVARE PERCHÉ I MERCATI SONO PECORE CHE RINCORRONO LA REALTÀ

 | 30.06.2022 10:02


No. Non siamo ancora arrivati al punto più basso, al punto dal quale le borse ripartiranno.
Gli ultimi vent’anni sono stati caratterizzati da mercati pecora che hanno buttato in discarica qualsiasi fondamentale e qualsiasi legge economica per seguire le dissennate politiche delle autorità politiche e delle banche centrali.
L’abbiamo visto benissimo nella crisi del 2007-2008 (ci hanno fatto pure un film); crisi annunciata da tanti (minoranza ovviamente) che denunciavano gli squilibri macroeconomici e finanziari, le anomalie e le conseguenze a cui si stava andando incontro. Ma, ahimè, messi al bando come pazzi e relegati ai limiti periferici. Le autorità, seguite come l’oracolo, raccontavano che andava tutto bene e i mercati seguivano senza porsi problemi e senza approfondire, senza analizzare veramente.
Poi sappiamo cosa è accaduto.
Ma il mondo parallelo è proseguito, anzi è peggiorato.
Dieci anni di surrealismo: stampa di moneta infinita, tassi sotto zero mai visti, debito esponenziale, soprattutto, in occidente e a tutti i livelli. E tutto questo nel silenzio assoluto, autorità fallaci assecondate senza che ci fosse una minima ribellione, se non qualche singolo ribelle identificato come pazzoide da curare. Morti tenuti in piedi fittiziamente, come se la realtà non esistesse e come se i odi non venissero al pettine.
Ora i conti arrivano; e sono salati.
Prima o poi i comportamenti di cui sopra gli squilibri li creano ed emergono. L’eccesso di iniezione di liquidità rispetto alla crescita reale, alla fine, crea per forza inflazione . È una semplice regola economica.
E nell’ultimo anno si è raggiunta l’apoteosi della falsità del sistema e dell’ebetismo dei mercati.
Guardiamo il grafico del 2021 dello S&P500