Il certificate dal mix perfetto: cedole fino al 22,8% barriera premi profondissima

 | 22.11.2022 10:21


Il certificate di BNP Paribas con Isin XS2442994583 su Plug Power, Sunrun e Veolia stacca premi mensili con memoria dell'1,9% (22,8% annuo) se nessuno dei sottostanti, a scadenza, avrà perso oltre il 70% dal livello iniziale.

Le barriere dei premi con memoria sono decrescenti del 10% ogni semestre, dal 70% del livello iniziale alla prima data di valutazione, fino al 30% dell’ultima. Grazie all’effetto memoria sarà sufficiente soddisfare l’ultima condizione, ovvero che nessuno dei titoli sarà crollato del 70% a scadenza, per ricevere tutti gli eventuali premi non incassati in precedenza. Rimborso anticipato dal sesto mese, durata tre anni. A scadenza protezione del capitale fino a cali del 60% dei sottostanti dal livello iniziale.

Ottimo mix sulla clean energy targato Bnp Paribas (EPA:BNPP)

Flusso cedolare davvero elevato, 22,8% annuo, a fronte di barriere profondissime, il 30%, il certificate studiato da Bnp Paribas con Isin XS2442994583 su Veolia, PlugPower e Sunrun, in tre anni può arrivare a distribuire fino al 68,4% se nessun sottostante sarà crollato del 70% a scadenza. Flusso cedolare così ricco tale da fungere da cuscinetto anche in caso di foschi scenari.

Bnp Paribas ha strutturato un prodotto che riassume la formula perfetta dei certificate: barriera profondissime e cedole elevate, su tre sottostanti del clean energy: Veolia, Sunrun e Plug Power che, in questa fase di transizione energetica potrebbero fare molto bene, o meglio, a loro è chiesto semplicemente di non crollare in Borsa del 60%, questo il livello della barriera sul capitale. Sulle cedole la barriera è ancora più profonda, ovvero il prodotto stacca premi fino a un crollo del 70% del peggiore dei tre sottostanti.

Non è facile trovare certificate con questi rapporti di rendimento e protezione.

L’obiettivo rimane quello di portarsi a casa l’elevato flusso cedolare e il rimborso a 100 euro, con buone possibilità a fronte di una barriera finale molto profonda. Ma anche negli scenari foschi il prodotto offre una buona protezione, vediamo perché.

Cedole + profondità della barriera per proteggere il capitale

L’altra forza del prodotto è la sua profonda protezione, data non solo dalla profondità della barriera ma dall’elevato flusso cedolare.

Spieghiamoci meglio con un esempio, ipotizzando il crollo di un sottostante di ben il 68% dal livello iniziale e un rimborso a scadenza di 32 euro, l’investitore non avrà perso nulla perché il flusso cedolare di 68,4 euro avrà protetto comunque l’intero capitale investito: 32 euro + 68,4 di cedole =100,4 euro. Da lì in poi, ovvero per cali minori del 68,4% del peggiore dei sottostanti, l’investitore guadagnerà sempre. Per cali superiori si perderà e oltre al -70% alcune cedole potrebbero non arrivare.

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Questo forte flusso cedolare è stato costruito grazie a barriere sui premi discendenti dal 70% del livello iniziale al 30% (la barriera cedolare scala del 10% ogni sei mesi) e dalla scelta di sottostanti con una volatilità più alta della media, ma anche reduci da una sottoperformance rispetto al mercato e che dunque hanno fissato il livelli iniziali a quotazioni interessanti.

Grazie all’effetto memoria, sarà sufficiente soddisfare l’ultima condizione, ovvero che nessuno dei titoli sia crollato del 70% a scadenza, per ricevere tutti gli eventuali premi non incassati in precedenza.

Uno sguardo ai sottostanti

Gli analisti sono ottimisti sul settore perché crediamo che i prezzi dell’energia rimarranno alti, sia per le tensioni geopolitiche sia per la necessità di rispettare i target di riduzione delle emissioni di Co2, decisi dalla maggior parte dei Paesi a livello mondiale. A questo si uniscono gli incentivi governativi al comparto con la necessità di accelerare la produzione di energia nazionale senza dipendere dall’estero.

Veolia, dopo l’acquisizione delle attività di Suez, è leader mondiale nella gestione dell’acqua e dei rifiuti e, secondo Jp Morgan (NYSE:JPM), giocherà un ruolo di primo piano in uno scenario di aumento della siccità, grazie ai suoi impianti di desalinizzazione dell’acqua. Il target price raccolto dal consensus Bloomberg vede 12 consigli di acquistare il titolo, 4 di tenerlo in portafoglio e solo uno di vendere con un target price medio a 24,65 euro.

Plug Power è tra i leader negli Usa per le tecnologie che utilizzano l’idrogeno. Il titolo è il più volatile del basket, reduce da una buona correzione. Il consensus Bloomberg vede roseo sul titolo con 22 consigli di acquistare il titolo 8 di tenerlo in portafoglio e nessuna raccomandazione di vendita con un target price medio a 29,34 euro, poco meno del doppio del prezzo attuale.

Infine, Sunrun è specializzata nell’installazione di impianti di impianti solari con batterie annesse, opera essenzialmente negli Stati Uniti e l’ultima trimestrale ha registrato volumi molto sopra le attese, grazie anche agli incentivi fiscali sul settore. Il consensus Bloomberg si divide in 18 consigli di acquisto 5 di tenere il titolo in portafoglio e due di venderlo con un target price medio a 46,62 euro.

I livelli del certificato oggi

Emesso l’11 ottobre, il certificato tratta appena sotto la parità a 99 euro, complice il calo di Plug Power, sottostante volatile, che quota però ampiamente sotto i massimi di settembre quando veniva scambiato a circa il doppio di oggi. Vicino al livello inziale Sunrun, -1,07%, sopra del 3,1% Veolia.

Di seguito una tabella con i valori di riferimento del certificato:

Le date di valutazioni sono mensili e le cedole godono dell’effetto memoria.