Il fantasmino di Snapchat terrorizza i titoli tech

 | 25.05.2022 09:53


Capitalizza 20 miliardi ma ha fatto cadere anche i colossi come Meta e Google. Cosa ha detto il fantasma di Snap (NYSE:SNAP) per far crollare i tech? La pubblicità su internet rallenta e anche i big come Facebook (NASDAQ:FB) e Google vivono di pubblicità. Micheal Burry vede il 2022 come il 2008..Ackman valuta indispensabili i rialzi dei tassi per combattere l'inflazione ma Ray Dalio è convinto che la Fed non ce la farà a tenere i prezzi sotto controllo. In Cina segnali di forte rallentamento nella erogazione dei crediti. Jefferies alza i target di Unicredit (BIT:CRDI) e Banco Bpm (BIT:BAMI).

Un fantasma tra i social

La trimestrale si Snap ha manda al tappeto il Nasdaq che ieri a Wall Street ha chiuso in calo del 2,3%. Il titolo del social network ieri ha perso il 43%, quasi la metà dell’intera capitalizzazione. Il gruppo si è rimangiato le indicazioni sui ricavi per il trimestre in corso che aveva fornito al mercato solo un mese fa e ha rivisto anche il piano di assunzioni di personale.

Perché un fantasmino, non solo per il logo, ma Snap ieri capitalizzava circa 40 miliardi di dollari, oggi 20, un nulla contro i colossi social, che è riuscita a trascinare in profondo calo?

Meta (Facebook) che di miliardi ne capitalizza 490 ieri ha perso il 7,6%. In calo anche Pinterest (NYSE:PINS) (11,45 miliardi di market cap, meno di Snap) -23.64%, Twitter (27,3 miliardi (-5,5%), Alphabet (NASDAQ:GOOGL) (Google) -5%.

Anche Amazon (NASDAQ:AMZN) è scesa a un nuovo minimo di 52 settimane e le azioni hanno chiuso la giornata in calo del 3,2%. Apple (NASDAQ:AAPL) ha perso l'1,9%.

Cosa ha spaventato i mercati? L’idea che la raccolta pubblicitaria su internet possa rallentare in maniera considerevole e questo vale per tutti, big e meno big. Il comparto dei social vive di pubblicità e questo settore è fortemente ciclico, nelle fase di rallentamento economico o recessione, le inserzioni cadono al lumicino.

"Ci aspettiamo che tutte le piattaforme pubblicitarie online subiscano un certo impatto di un significativo pullback dei consumatori", hanno scritto gli analisti di Morgan Stanley (NYSE:MS) dopo l'avvertimento di Snap.

La visione di Bill Ackman, Ray Dalio e Micheal Burry

Ieri, in una serie di tweet, il miliardario gestore di hedge fund Bill Ackman ha dichiarato che "Se la Fed non fa il suo lavoro, il mercato farà il lavoro della Fed, ed è quello che sta succedendo ora. L'unico modo per fermare l'inflazione infuriata di oggi è con una stretta monetaria aggressiva o con un collasso dell'economia".
Non arrivano toni incoraggianti nemmeno da The big short (se non avete visto il film fatelo). Micheal Burry, il gestore del fondo Scion Asset Management che nel 2008 aveva previsto in anticipo la crisi dei mutui subprime avverte.

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Per Burry guardare il 2022 è come osservare un aereo in picchiata.