Il fitto calendario economico-politico farà aumentare la volatilità

 | 17.09.2014 13:11

h2 Forex News and Events

Oggi finiranno le contrattazioni tranquille sul forex. La serie di eventi prenderà il via con la decisione della Fed nelle prossime ore (18:00 GMT), il tanto atteso referendum scozzese si terrà invece domani. Altrove, si monitoreranno con attenzione i risultati delle TLTRO della BCE e le decisioni della BNS e della Norges Bank. Poiché le posizioni sul forex sono contrastanti rispetto all’esito dei principali eventi economici e politici, ci allontaniamo brevemente dalla Fed e dagli scozzesi, per concentrarci sulla situazione monetaria dell’Eurozona. Come emerge dai dati pubblicati stamattina, nel Regno Unito a luglio e agosto c’è stato un ulteriore miglioramento del mercato occupazionale. I guadagni per la GBP sull’onda di questi dati sono stati limitati. Rimaniamo nelle retrovie, finché non ci sarà maggiore chiarezza sull’indipendenza scozzese.

TLTRO della BCE ancora sui limiti inferiori

L’operazione mirata di rifinanziamento a lungo termine (TLTRO) della BCE, creata per il settore non-finanziario in modo da spingere la liquidità verso l’economia reale, sembra generare una reazione tutt’altro che ideale. Stando agli analisti di UBS, domani le banche dovrebbero contrarre prestiti per circa 100 miliardi di euro. Ciò significa che i prestiti totali non supereranno tre quarti dei fondi complessivi, pari a 400 miliardi di euro, previsti per la prima delle due operazioni. Le TLTRO della BCE non stanno quindi riscuotendo il successo previsto. Lo scarso interesse per questo programma di prestito che non mira al settore finanziario dovrebbe pesare sui bond periferici, facendo salire gli spread fra centro e periferia nella seconda parte della settimana.

A questo punto è interessante dare una rapida occhiata alle correlazioni fra gli spread dei rendimenti e la forza dell’euro. La correlazione a 40 giorni fra gli spread dei decennali spagnoli e tedeschi e l’EUR/USD è salita fino al 35% dal 4 settembre (nuovo stimolo dalla BCE) e si è stabilizzata sopra il 30%. Vista la consistente correlazione positiva fra i bond dell’Eurozona e l’EUR/USD, nel breve termine spread più alti molto probabilmente sosterranno l’EUR/USD. Queste dinamiche potrebbero, in un’ottica di breve termine, mettere alla prova l’obiettivo perseguito dalla BCE, ovvero l’indebolimento dell’euro. La ripresa temporanea dell’EUR viene vista come una buona opportunità per rafforzare i corti in EUR, soprattutto contro l’USD, in scia alla netta divergenza fra le prospettive di politica monetaria della Fed e della BCE. In prospettiva, le misure aggiuntive della BCE (acquisti di titoli ABS e di titoli coperti introdotti il 4 settembre) puntano a sostenere le TLTRO, i risultati di dicembre saranno, si spera, migliori.

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Nel Regno Unito disoccupazione in miglioramento al 6,2%

Il rapporto sulla disoccupazione del Regno Unito ha riservato ancora una volta una sorpresa positiva. A luglio, il tasso di disoccupazione a 3 mesi è sceso al 6,2% (rispetto al 6,3% previsto e al 6,4% precedente); come da attese, il tasso delle richieste di disoccupazione è migliorato, attestandosi al 2,9% ad agosto (rispetto al 3,0% di un mese fa). Di riflesso, la coppia GBP/USD si è impennata fino a 1,6336, l’EUR/GBP ha toccato quota 0,79353. Comprensibilmente, i tori della GBP sono durati poco.

Gli ordini d’acquisto per le opzioni in scadenza oggi sulla coppia GBP/USD si susseguono sopra 1,6300, soprattutto per trarre vantaggio da un potenziale rally dopo l’annuncio della Fed nelle prossime ore. I tentativi al rialzo rimangono comunque vulnerabili. La direzionalità di breve (e anche di lungo) termine si definirà quando ci sarà maggiore chiarezza sulla situazione in Scozia. Gli ultimi sondaggi mostrano che il divario fra i sì e i no continua a essere marginale.

AUD/USD: formazione “morning star”

Sul grafico giornaliero dell’AUD/USD si osserva una formazione “morning star”. La nostra schermata con i grafici a candela giudica la formazione molto convincente, visti gli scarsi livelli di contrattazioni nelle ultime tre sedute. L’analisi dei grafici a candela suggerisce un’inversione rialzista di breve termine, ma sarà la Fed ad avere l’ultima parola. Si osserva una resistenza chiave a 0,9182/0,9200 (media mobile a 200 giorni ed esercizio delle opzioni).