Il problema della Fed è diventato molto più grande

 | 20.03.2023 11:24

Combattere l’inflazione elevata è già abbastanza difficile, ma la Federal Reserve sta cercando di domare le pressioni sui prezzi proprio quando l’economia mostra segni di indebolimento, almeno in alcune aree. È una grande sfida, ma è un problema ancora più grosso sulla scia del trambusto bancario innescato dal collasso della Silicon Valley Bank (SVB).

La banca centrale normalmente allenta la politica monetaria e taglia i tassi di interesse quando il rischio economico è in aumento. Lo stesso vale nei periodi in cui è presente la minaccia di una crisi bancaria. Ma i soliti strumenti di politica non sono disponibili quando l’inflazione è alta. In breve, è una tempesta perfetta per la Fed, una che potrebbe peggiorare prima di migliorare.

Il problema principale è che gli strumenti che la Fed può utilizzare per domare l’inflazione minacciano di far aumentare il rischio economico ed esacerbare il trambusto bancario. La banca centrale, in breve, si ritrova tra l’incudine e il martello.

Non ci sono buone scelte disponibili. Si tratta piuttosto di scegliere il meno peggio e sperare per il meglio. La prospettiva attuale è che, sebbene la crisi innescata da SVB abbia ridotto la probabilità stimata di altri aumenti dei tassi, all’orizzonte sembrano esserci ulteriori inasprimenti, a causa del rischio di inflazione.

Il mercato dei fondi Fed stima una probabilità implicita dell’85% di un aumento da 25 punti base in occasione della prossima riunione del FOMC. Il sentiment dei mercati non vede più un aumento da 50 punti base, opinione prevalente prima della crisi di SVB. Ma i future mettono ancora in conto un altro aumento da un quarto di punto a maggio.

Implicando che la Fed continuerà a dare priorità alla lotta all’inflazione. Su questa base, decidere quanta pressione si prospetti per l’economia e il settore finanziario è strettamente legato ai prossimi dati sull’inflazione. E qui le prospettive sono miste.

Cominciamo dalla buona notizia: l’inflazione ha raggiunto il picco. I prezzi al consumo hanno continuato ad allentarsi su base annua a febbraio. Ma l’aumento del 6,0% per il dato IPC generale e del 5,5% per l’indice core sono ancora troppo alti perché la Fed possa dichiarare vittoria. In effetti, l’obiettivo di inflazione al 2% della banca centrale è lontanissimo sul breve periodo.