Il lungo termine della sterlina inglese
Alessandro Argento | 23.08.2019 16:21
Era dal 1985, è la moneta inglese registrava1,07675 contro il dollaro. Dopo lo shock iniziale, quache mese dopo la moneta si riprese. La sterlina non solo si era indebolita contro il dollaro americano ma tutte le altre monete ebbero il sopravvento in quel periodo.
La volatilità della valuta britannica è sempre alta.
Le variazioni sono soggette a costanti scommesse e colpi di scena, ma la strada sembra segnata. Splendori e cadute della sterlina, la più antica moneta ancora in uso hanno influito nel corso del tempo. Attualmente il sistema declina e tenta di abbattere la valuta inglese, ma Londra vuole sempre fare eccezione nella sua storia.
La storia dice che le radici della sterlina affondano nella libbra (in inglese pound) unità di misura dell’impero romano e nell’argento che era stato il metallo di riferimento fino alla riforma aurea di Costantino. Il peso della sterlina si ridurrà ancora. La valuta britannica non sarà mollata, semmai verrà ingabbiata dalle monete più forti, magari dando l’illusione agli inglesi che tutto si debba al loro incrollabile orgoglio, ma il mercato non perdona, ti toglie e ti offre opportunità. Si è detto di tutto e di più sulla Brexit.
Guardando il grafico di oltre 40 anni non vediamo grossi speranze. Potrà ritoccare l’area 1,4000 come ennesimo pullback, ma al momento la direzione è segnata.
La visione o l’ipotesi suggestiva è che in questo momento storico, nessuna valuta è realmente forte, correlazione verso la parità..? E se dopo l’Inghilterra toccasse alla Svizzera, in modi e in tempi diversi?
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