Il rialzo del petrolio infiamma Eni

 | 14.06.2021 15:34

Brent e Crude Oil scambiano al di sopra dei 70 dollari. Migliorano i margini di profitto e i titoli petroliferi aggiornano nuovi massimi post Covid.

Dopo poco più di un anno dallo straordinario evento in cui i prezzi del petrolio andarono in negativo, sul prezzo del derivato ci troviamo in una situazione diametralmente opposta. Il forte recupero, spinto dalle dinamiche inflazionistiche, ha portato le quotazioni a scambiare a 70 dollari al barile, dando la possibilità ai titoli del settore di migliorare i margini di profitto e tornare a produrre utili appetibili per gli investitori.

Sul nostro mercato, il titolo più rappresentativo del settore è sicuramente Eni (MI:ENI) che, reduce dalle ingenti perdite dovute al Covid, riesce oggi, spinta dal rialzo del greggio, a portarsi ben sopra i 10,50 dollari, tornando a prezzi che solo durante la violenta discesa erano stati battuti. Vi è inoltre la recente notizia della scoperta di un nuovo giacimento petrolifero nel Mare del Nord che potrebbe rappresentare una nuova fonte per circa 35 milioni di barili che, nel caso in cui avvenga il ritorno a 80 dollari al barile come vedono diverse banche d’affari, porterà maggiormente benefici al titolo. Il momentum rialzista ci pone nella condizione di poter aprire una posizione lunga sfruttando il contesto, ponendo eventualmente uno stop loss appena sotto il supporto dei 10 euro.