Il settore energetico passerà da tiratardi a leader tra dollaro debole e greggio

 | 13.12.2019 15:54

Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

I titoli del settore energetico, seguiti dal Select Sector SPDR ETF (NYSE:XLE ), sono andati malissimo nel 2019. L’ETF è salito di solo il 6% quest’anno, in confronto ad un indice S&P 500 schizzato di oltre il 26%. Tuttavia, la performance debole potrebbe stare per cambiare, con l’ETF che potrebbe schizzare di ben il 13,5% nei prossimi mesi e nelle prossime settimane.

Il gruppo potrebbe trarre vantaggio da un dollaro debole e dall’aumento dei prezzi del greggio in futuro. Inoltre, le due principali compagnie del settore, Exxon Mobil Corp e Chevron, potrebbero vedere la tanto attesa ripresa.

L’ETF degli energetici

L’ETF degli energetici di recente è salito sopra i due trend ribassisti tecnici in atto. Il primo trend ribassista è cominciato nel novembre 2018, mentre il secondo è iniziato nell’aprile 2019. Ora l’ETF comincia a tendere al rialzo e, se dovesse salire sopra il livello di resistenza tecnica a 63,60 dollari, potrebbe schizzare al massimo di 68,90 dollari. Si tratterebbe di un’impennata del 13,4%.

E non è tutto, perché sembra che l’ETF possa stare formando un pattern di inversione rialzista, noto come doppio bottom. Il titolo ha formato questo pattern tra l’agosto e l’ottobre 2019. Anche questo suggerisce che l’ETF si muove al rialzo.

Inoltre, anche il trend dell’indice di forza relativa ha cambiato direzione. L’indice RSI è in salita dal dicembre 2018, registrando una serie di minimi più alti, malgrado l’ETF abbia testato e ritestato minimi precedenti. Questo trend positivo al rialzo è noto come divergenza rialzista ed indica che l’ETF potrebbe salire sul lungo termine.