Il tonfo del Bitcoin indica che gli orsi hanno di nuovo sopraffatto i tori

 | 30.08.2019 09:58

Il Bitcoin, che a fine giugno è brevemente rimbalzato sopra i 13.000 dollari con un’impennata del 236% sul 2019 fino a quel momento, da allora ha fatto dietrofront. E ieri questo calo sembra essere accelerato.

La principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato è crollata di oltre 600 dollari in 30 minuti, scendendo di nuovo sotto i 10.000 dollari ieri. Oggi segna -2,8%, o -270,6 dollari, dirigendosi in basso per il terzo giorno di fila e perdendo un totale di 920 dollari, l’8,85%, finora questa settimana.

Ciononostante, persino dopo il tonfo di 3.290 dollari, o del 25,5% dal suo massimo, il Bitcoin continua a segnare un’impennata di 5.606 dollari, o del 146,35% sull’anno.

È poco chiaro perché la criptovaluta abbia cominciato a salire, anche se qualcuno ne attribuisce il merito al progetto Libra di Facebook (NASDAQ:FB) (NASDAQ:FB ) mentre altri dicono che si è trattata di una corsa prima del dimezzamento, quando il numero di ricompense in monete generate sarà diviso a metà.

I fondamentali alla base dell’attuale crollo del Bitcoin sono altrettanto confusi. Ma i segnali tecnici sono chiari: il breakout al ribasso di un pattern che (se il prezzo dovesse chiudere più in basso) suggerisce che i venditori hanno superato la domanda e cominciano ad abbassare le offerte al fine di trovare nuovi compratori.