Il trend sul medio termine dell’oro è in salita; il selloff fa acquistare ai minim

 | 05.03.2019 16:02

Il prezzo dell’oro è in calo per il settimo giorno consecutivo, giù dello 0,2% a 1.285,55 al momento della scrittura, dopo aver segnato un calo del 3,5% dalla chiusura del 25 febbraio. Come bene rifugio più conosciuto, l’andamento del metallo prezioso è spesso dettato dalla paura che hanno gli investitori per il rischio sul mercato.

Più specificatamente, spesso è scambiato in maniera inversa al dollaro, che è salito per quasi lo stesso numero di sedute in cui il dollaro è sceso. Tuttavia, crediamo che si tratti di un selloff a breve termine, una correzione che offre agli investitori un’opportunità di acquisto.

La valuta statunitense finora ha sfidato i tentativi del President Donald Trump di rinnovare la retorica di un “dollaro troppo forte”, che ha dato il via al calo del dollaro di gennaio 2017. La chiara correlazione tra l’oro e l’andamento del dollaro ci dice che se il dollaro dovesse subire variazioni, anche il metallo giallo ne risentirebbe.

Inoltre, nonostante l’Australia abbia prodotto un record di 317 tonnellate di oro nel 2018, superando il massimo del 1997 di 314,50 tonnellate, gli analisti prevedono un calo della produzione globale di oro nel 2018 per il secondo anno consecutivo. Dunque, prima di affannarsi per acchiappare il downtrend a breve termine, vorremmo spingere gli investitori a concentrarsi sul trend del medio-termine, che è in salita.